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L'arbitro turco picchiato in campo: "Appiattimento del collo", com'è ridotto

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Ha rischiato grosso, Halil Umut Meler, l'arbitro turco brutalmente picchiato in campo dal presidente dell'Ankaragucu al termine della partita pareggiata contro il Rizespor. Faruk Koca l'ha colpito violentemente con un pugno in pieno viso, a tradimento, e come se non bastasse alcuni uomini del suo staff hanno infierito sul direttore di gara, crollato a terra, colpendolo con dei calci al collo e alla testa prima che giocatori e staff tecnico li allontanassero. 

Mentre la SuperLig turca è stata sospesa dalla Federcalcio fino a data da destinarsi e Koca è finito in arresto, i danni fisici sul corpo dell'arbitro sono evidenti. Dimesso dall'ospedale, Meler è stato ripreso dalle telecamere mentre usciva a capo chino, il volto ancora gonfio. Fortunatamente, ha spiegato il primario, "il suo morale è molto buono. Verrà controllato ovunque andrà. Non ha problemi oltre al gonfiore agli occhi. Gli auguriamo una carriera professionale sana e di successo nella sua vita futura".

 

 

 

Il direttore di gara ha riportato la frattura dell'orbita oculare e problemi allo zigomo e al collo che lo obbligheranno a portare il collare. "Essendo un atleta, ogni atleta ha un'ernia del disco cervicale. A causa di un trauma, non ha problemi gravi al collo. C'è stato solo un appiattimento. Abbiamo indossato un tutore per il collo in via precauzionale. La frattura guarirà col tempo, era comunque solo una piccola lesione. Non c'è più sanguinamento. Non c'è nessun altro problema".

 

 

 

Nel frattempo, anche il presidente arrestato è dovuto ricorrere a cure mediche per un non meglio precisato malore. "Vedevo tutto nero", ha spiegato Koca subito dopo l'aggressione, sperando evidentemente di alleggerire la sua posizione.

 

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