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Juventus, ecco l'alleato che può ribaltare il campionato

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Claudio Savelli
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È vero che bisogna incontrarle tutte eccetera eccetera, ma la stagione è fatta di momenti. In caso di testa a testa, quindi, il calendario può diventare una variabile se non decisiva, quantomeno da considerare. Inter e Juventus, le capoliste in fuga verso lo scudetto, iniziano l’anno nuovo con un mese decisivo, stando alle curve proposte dal sorteggio che, ormai da anni, prevede il girone di ritorno in ordine casuale e non più speculare rispetto all’andata. Così il derby d’Italia che potrebbe indirizzare il tricolore verso Milano o verso Torino casca piuttosto vicino a quello interlocutorio dell’andata: si gioca infatti il 4 febbraio, alla quarta giornata di ritorno, in casa dell’Inter, a due soli mesi di distanza dall’1-1 dello Stadium (26 novembre) valido per la 13esima di andata.

Lo scontro diretto è cerchiato in rosso sul calendario di entrambe ma è il mese che lo precede a essere particolare e, per questo, potenzialmente decisivo. Il turno del fine settimana che chiude il girone d’andata, e decreterà il campione d’inverno, è simile per coefficiente di difficoltà: l’Inter (domani alle 12.30) ospita il Verona alle prese con uno strano smantellamento sul mercato, mentre la Juventus (domenica alle 18) fa visita alla Salernitana poche ore dopo averla accolta allo Stadium in Coppa Italia. Entrambe sfidano squadre in lotta per non retrocedere reduci da numerose difficoltà, seppur i campani sembrano in ripresa e magari Simone chiederà un regalo della Befana al fratello Filippo.
Poi, tutto cambia.
 

PIENA CRISI
Per Allegri, Sassuolo (in piena crisi e unica capace di battere la Juventus finora, come del resto l’Inter) in casa, Lecce in trasferta, Empoli in casa. Per Inzaghi, doppia trasferta a Monza (lo scorso anno 2-2) e a Firenze (campo storicamente complesso per i nerazzurri) perché nel mezzo è stata rinviata la sfida contro l’Atalanta al Meazza. Perché? Per via della Supercoppa in terra araba. Ecco la variabile: la competizione venduta all’Arabia Saudita, senza una data prefissata, ha trovato spazio dopo una lunga diatriba in un fine settimana del campionato, costringendo al rinvio delle partite delle partecipanti, tra cui c’è l’Inter ma non la Juventus. Così nasce la stortura del calendario per cui i bianconeri, pur essendo a “meno due” in classifica, possono arrivare allo scontro diretto in testa. In una situazione del genere, matematica, un ragioniere come Allegri va a nozze. Avendo 12 punti a disposizione contro i 9 dei nerazzurri è certo che, vincendole tutte, arriverebbe alla sfida-scudetto con un vantaggio in classifica che, seppur virtuale, modificherebbe il peso psicologico della sfida stessa. Un conto è giocare per allungare in vetta, un altro è per conquistarla.

 

 

Visto che quella tra Inter e Juventus è chiaramente una guerra di nervi, può essere un dettaglio importante. Certo poi l’Inter dovrà recuperare una gara, saprà di avere un jolly, ma è più uno svantaggio che non un vantaggio. Inzaghi lo sa bene: come dimenticare la trasferta a Bologna (rinviata causa Covid) che due anni fa costò lo scudetto anche perché disputata quattro mesi dopo rispetto alla data originale? Nel caso specifico, la sfida all’Atalanta si giocherà il 28 febbraio, non troppo in là nel tempo (poco più di un mese dopo) e non troppo a ridosso del finale di stagione, quindi in una cadenza più corretta rispetto a quanto accadde due stagioni fa, ma capitando comunque nel bel mezzo del doppio ottavo di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid, inciderà sulla gestione delle energie dell’Inter (Inzaghi si consola recuperando sia Lautaro sia Dimarco: in attesa dell’ufficialità di Buchanan, la rosa torna al completo). Problema che la Juventus non ha ma che punta ad avere il prossimo anno, ribadendo ogni volta che l’obiettivo è un posto dei primi quattro. Tra questi, però, c’è anche il primo che la Signora non ha mai raggiunto finora, ma che potrebbe agganciare, seppur con una gara in più, quando la tensione dello scontro diretto potrebbe giocare brutti scherzi. 

 

 

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