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Nicola Pietrangeli, "la scritta sulla maglietta di Sinner": profezia nera

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"Ora diranno tutti 'l'avevo detto, lo sapevo e lo dicevo'. Sono giorni che dico che ormai è lui, Jannik Sinner, l'uomo da battere, come il pistolero del Far West che è ricercato". Nicola Pietrangeli, vecchia gloria del tennis italiano, si alza in piedi e applaude a scena aperta il suo giovanissimo erede, il 22enne di San Candido capace di trionfare agli Australian Open, primo italiano di sempre a vincere a Melbourne, e di entrare nel ristrettissimo novero dei tennisti italiani che hanno conquistato la gloria in uno dei 4 tornei del Grande Slam.

Un circolo per pochi eletti: prima di Jannik ci erano riusciti proprio Pietrangeli, Adriano Panatta (l'ultimo uomo, nel 1976) e Francesca Schiavone, tutti al Roland Garros, e Flavia Pennetta agli Us Open

 

 

 

"Medvedev ha giocato i primi due set ad un livello sovraumano - riconosce il 90enne Pietrangeli, a botta calda, raggiunto dall'agenzia LaPresse dopo la fine del match alla Rod Laver Arena di Melbourne -. Poi si è giocata un'altra partita e tra i due giocatori ha vinto il più forte". "A Jannik non posso che dire bravo. Faccio le congratulazioni al nostro presidente federale perché adesso l'Italia è il numero uno al mondo di tennis Abbiamo vinto la Coppa Davis e uno slam dopo 48 anni. Vogliamo ancora parlare degli altri Paesi?".

 

 

 

Pietrangeli in qualche modo chiude le polemiche che avevano riguardato proprio lui e Sinner fin dal trionfo in Coppa Davis a Malaga, lo scorso dicembre. "Quando ho detto che per Sinner ci vogliono due vite per battere i miei record, intendevo che era ed è imbattibile quel record per le giocate e vinte della Coppa Davis, ben 164, ma solo perché hanno cambiato il regolamento e adesso non si può più battere. Tutto qua, non era certo per sminuire il campione, ma si figuri, io sono solo contento e lo sarò di più quando mi supererà. E succederà. Ora me lo godo, come tutti gli italiani e gli dico: bravo campione, battili tutti e diventerà una star".

Quindi la profezia: "Jannik ora diventa l'uomo da battere, adesso batterlo è l'obiettivo di tutti: sulla sua maglietta c'è scritto 'Wanted', i tennisti sono come i pistoleri nel vecchio West. Deve stare solo più attento, anche se lui ha il sangue freddo. Adesso ha conquistato la C con la maiuscola, quella del campione".

 

 

 

Per la cronaca, chi si attendeva un balzo nella classifica Atp sarà rimasto deluso: Sinner guadagna terreno su Nole Djokovic, Carlos Alcaraz e lo stesso Medvedev, ma resta quarto. E rischia di rimanerci per qualche mese ancora, visto che da qui alla prossima prova dello Slam, a Parigi, ci saranno 8 tornei con un totale di 2.050 punti in palio (Montpellier, Rotterdam, Miami, Indian Wells e Monte Carlo). Sinner sarà chiamato a centrare risultati importanti, altrimenti potrebbe addirittura perdere terreno. Misteri di un meccanismo di punteggio diabolico.

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