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Gasperini gela l'Atalanta in diretta: "Il momento migliore per l'addio"

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Una battuta, forse rivelatrice, nella notte della grande festa. L'Atalanta ha appena vinto l'Europa League travolgendo "l'imbattibile" Bayer Leverkusen del nuovo mago Xabi Alonso (51 partite di fila senza sconfitte in questa stagione) con un clamoroso 3-0 nella finalissima di Dublino. Prima Europa League per una squadra italiana, primo trofeo continentale per la Dea. 

E' l'ultimo capolavoro di mister Gian Piero Gasperini, e forse potrebbe davvero restare tale. Pressato in diretta da Daniele Adani e Bruno Giordano ai microfoni di Rai 1, subito dopo la partita, l'allenatore ha commentato con il sorriso sul volto l'impresa dei suoi ragazzi, ringraziando giocatori, tifosi e società. Quasi un commiato, anche se il suo contratto a Bergamo scade nel 2025. Tuttavia, le voci di un suo possibile addio per approdare alla corte di Aurelio De Laurentiis a Napoli sono tornate fortissime, proprio mentre in campo si scatenava la festa dei nerazzurri. 

 

 

 

"Se resto? Devo parlare con il presidente domani, dopodomani - premette il Gasp, un po' imbarazzato -. Adesso facciamo una festa enorme. Se dovessi scegliere il momento di uscire è questo, no?". "No, come!", esclamano in coro giornalista e commentatori, che cercavano di fargli dire che resterà ancora con l'Atalanta. Cauto anche il presidente Percassi, in lacrime dopo il trionfo: "Ci vedremo con Gasperini, sono tranquillo, sono sereno. Dubbi? No, affatto, anzi questo risultato aiuta ancora di più a fare sempre meglio".

 

 

 

L'anno prossimo l'Atalanta tornerà in Champions League, conquistata in campionato ma con l'aggiunta prestigiosa, ora, della qualificazione via Europa League. Prima di congedarsi, Gasperini rivendica con orgoglio il suo successo, così come quello di tanti altri colleghi spesso sottovalutati: "Non credo che ora sono più bravo di oggi pomeriggio. Altrimenti, avrebbero vinto la Juventus la Coppa Italia e l'Inter il campionato. Invece ha vinto il Bologna, ha vinto il Lecce che si è salvato, il Verona che si è salvato". Chapeau.

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