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Milano, come hanno soprannominato Paulo Fonseca: sorpresa rosonera

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Un nuovo sindaco a Milanello. Paulo Fonseca ha conquistato tutti e sta già dando un’organizzazione alla sua squadra dopo poco più di una settimana. E ai calciatori del Milan sembra piacere, in attesa del ritorno dei Nazionali dall’Europeo.

Le prime impressioni sono state positive: da Calabria, Gabbia fino ai più giovani. Il portoghese, oltre ad aver riorganizzato lo staff, ha cercato di portare intensità. Ha lavorato molto su trasmissione e ricezione del pallone, sulla postura, sulla costruzione. E i calciatori, quando possono lavorare con il pallone, sono quasi sempre contenti, anche se le sedute spesso sono doppie per quasi tutti i giorni. I giocatori cominciano a Milanello al mattino e sono liberi solo a sera, lo stesso discorso di quello che si sta facendo nel Milan Futuro, con lo stesso piano di allenamenti della prima squadra.

 

 

 

Molto dunque è cambiato rispetto all’era di Stefano Pioli. Questione di stile e di scelte. Il Milan giocherà un calcio diverso, più possesso e meno transizioni, palleggerà di più, tenterà di aggredire alto, non difenderà più uomo su uomo a tutto campo. Un modo di giocare che dovrebbe esaltare Leao, che negli spazi nati da palla recuperata si esalta sempre.

 

 

 

Il primo test per vedere come sta la squadra è in programma sabato alle 17.30, nell’amichevole di Vienna contro il Rapid. Lì si vedrà come la formazione rossonera sta, poi giovedì 25 la partenza per la tournée americana, con le partite contro City, Real Madrid e Barcellona. Insomma, l’era Fonseca è già (ampiamente) iniziata.

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