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Charles De Ketelaere, mistero-Milan: "Non è ancora dell'Atalanta", cosa c'è dietro

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I 22 milioni di euro per il riscatto di Charles De Ketelaere? Il Milan non potrà prenderli fino al prossimo 3 febbraio, dato che fino a quel tempo il passaggio del belga al club della Dea è considerato solo come prestito. Così è stato dimostrato sul portale della Lega di A. Un dettaglio curioso e differente rispetto a quello che è successo nell’estate scorsa: allora il trasferimento del belga era stato a titolo temporaneo (3 milioni) con un diritto di acquisto del cartellino fissato a 22 milioni più 4 di bonus.

Adesso le due società si sono accordate per un prestito con un diritto di riscatto legato a condizioni “certe”. Come la prima presenza di CDK dopo l’1 febbraio o il primo punto conquistato dalla Dea, con o senza Charles in campo, al termine della finestra invernale. Di fatto, dunque, si tratta di un obbligo di riscatto

 

Quello che è certo comunque è che De Ketelaere sarà dell’Atalanta il prossimo inverno, solo da quel momento dato che a giugno la famiglia Percassi e Pagliuca hanno capito che non c’erano i tempi tecnici per chiudere l’operazione nei termini fissati dalla Figc, ovvero dal 12 al 14 giugno i riscatti, dal 15 al 17 i contro riscatti. La volontà di tutte le parti in causa era quella di arrivare all’intesa e così le società hanno concordato di chiudere l’affare contabilizzandolo nel bilancio 2025-26, complice l’inserimento di condizioni per l’obbligo di riscatto che scatteranno dopo il termine della prossima sessione di mercato di gennaio. Il Milan dunque ammortizzerà qualche mese in più di cartellino di De Ketelaere, che nel 2022 era stato pagato 32 milioni più 3 di bonus, e farà una maggiore plusvalenza.

 

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