Caos e tensione prima della Sprint Race del Gran Premio di Miami, con un giro di ricognizione che ha subito acceso le polemiche. A finire sotto i riflettori, stavolta, non è solo la Ferrari, ma anche la reazione rabbiosa di Lewis Hamilton, che ha espresso tutto il suo disappunto via radio dopo l'incidente di Charles Leclerc. Già, la tensione a Maranello è alle stelle.
Il pilota monegasco è andato a muro ancora prima dell’inizio ufficiale della corsa, perdendo il controllo della sua vettura nel tratto che porta alla curva 11. Le condizioni della pista erano al limite, completamente allagate, e proprio per questo la direzione gara ha scelto di rinviare la partenza della mini-corsa. Ma le Rosse, sorprendentemente, avevano optato per montare gomme intermedie, a differenza di tutte le altre scuderie che si erano affidate alle più sicure full wet.
Una scelta che ha lasciato interdetti molti piloti, incluso Hamilton, che durante il giro di ricognizione ha sbottato via radio: "Incredibile… com’è possibile che ci abbiate mandato in pista sulle intermedie?". Il sette volte campione del mondo non ha nascosto l’irritazione nei confronti del proprio muretto, giudicando la decisione incomprensibile e pericolosa.
Gp Miami, le pagelle della Sprint Race: Piastri specialista in partenze spietate
PIASTRI 9 Prima Max, poi Kimi. Si sta specializzando in start spietati. Decisamente altra pasta rispetto a Norris. Confe...Dalla Ferrari, il Team Principal Frédéric Vasseur ha poi tentato di chiarire le ragioni della strategia, sostenendo che l’intensificarsi della pioggia sarebbe avvenuto solo dopo l’uscita delle monoposto dai box. Ma l'incidente di Leclerc, avvenuto quando il pilota ancora non stava spingendo al massimo, racconta una dinamica diversa: l'asfalto, ormai impraticabile, ha reso inevitabile la sbandata e l'impatto, con danni pesanti all’anteriore destra che hanno impedito il rientro ai box. Un episodio che riaccende le critiche sulle scelte strategiche Ferrari e accende il nervosismo nel paddock, con Hamilton portavoce di un malcontento diffuso tra i piloti.