Si diceva che quella contro Cerundolo sarebbe stata la cartina di tornasole del vero livello a cui è tornato Jannik Sinner dopo i tre mesi di stop forzato per la squalifica patteggiata con la Wada. Ebbene, Jannik ha dimostrato a tutti che lui c’è e non se n’è mai andato. Si è solo preso una pausa di riflessione. E ha tutta l’intenzione di tornare a dettar legge nel circuito. Il match si è chiuso in due set (7-6; 6-3) e Sinner avrebbe voluto farsi riscaldare, in un pomeriggio di pioggia, dall’affetto e dall’entusiasmo della gente romana, tutta lì per lui. Non è stato, però, possibile, perché lo slittamento di molte gare causa maltempo ha reso i tempi serratissimi ed il numero uno al mondo, regolato l’argentino, ha subito dovuto far ritorno negli spogliatoi.
Di solito, a fine partita, il tennista vincitore e, a volte, anche lo sconfitto si fermano a bordocampo per firmare autografi e scattare selfie, ma stavolta Jannik ha dovuto scusarsi ai microfoni di Sky: "Il tifo mi manda tanto avanti, è un grande supporto e dovevo uscire tanto veloce perché c'era il programma serale. Mi spiace per quelli che volevano una firma, mi hanno mandato fuori. Se non mi avessero mandato fuori sarei rimasto lì a firmare ancora, perché siete voi che mi date tanta forza mentale".
Jannik Sinner, siluro del coach Cahill: "Se accade di nuovo..."
"Se perdi di nuovo la concentrazione quando stai vincendo 4-1, me ne vado subito in pensione": simpatico sipar...Quanto alla partita con Cerundolo, ancora una volta Sinner ha mostrato grande concentrazione e mentalità, come da lui stesso ammesso a fine gara: “Credo che oggi era molto difficile perché lui ha avuto tante occasioni, con un campo pesante dove si faceva fatica a far gioco per bene. Era importante mentalmente e sono contento di quello che ho fatto. Ora mi aspetta un giorno importante, di riposo e relax senza pensare al tennis perché fino ad ora ho speso tanto, anche se lo sapevo prima. Vediamo come recupero". Stasera Jannik Sinner sarà spettatore allo Stadio Olimpico della finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna, confermando la sua fede rossonera, così come la sua collega Jasmine Paolini e i cantanti Laura Pausini e Sangiovanni, tutti pronti a infiammarsi per il Diavolo.