"È stato molto complicato, fidatevi, è stato molto complicato, perché poi è sempre passato tutto per normale. I giocatori non c'erano, tu giocavi e nessuno diceva niente, chiaramente. Noi siamo stati zitti e non abbiamo detto assolutamente niente, non ci siamo mai lamentati, perché non ho mai voluto dare alibi ai calciatori. Abbiamo sempre cercato di trovare la soluzione, ma fidatevi, oppure andate a vedere benissimo da gennaio in poi quante soluzioni abbiamo dovuto trovare per arrivare alla fine ed essere a una giornata dalla fine con un punto in testa in classifica".
Non è la prima volta che Antonio Conte si sfoga in conferenza stampa a margine di una partita disputata del suo Napoli. Il tecnico salentino, dopo il pareggio in trasferta contro il Parma, ha chiesto ai cronisti "onestà intellettuale". E ha ricordato tutte le assenze che hanno martoriato la sua squadra: "Rosa ridotta, adesso ridotta all'osso perché poi vengono a mancare dei giocatori. Oggi ci manca Lobotka, passa tutto in secondo piano. Neres è stato fuori, non so per quanto, Buongiorno il girone di ritorno l'ha fatto praticamente sempre fuori, e nessuno ha tirato mai in ballo questa situazione, né tantomeno io, perché non era giusto. Però, ogni tanto, bisogna anche usare il cervello e dire: ‘Ma questi stanno veramente raschiando il fondo dal barile e stanno ancora lì a rompere le palle a tutti'. Cioè, questo bisognerebbe fare".
Napoli, Antonio Conte fuori controllo: "Pezzo di m***, vengo a prenderti"
Uno 0-0 che non ha cambiato le sorti dell’incontro e il destino di un campionato, che vede la sua squadra ancora d...Non è chiaro chi sia il bersaglio dello sfogo di Conte. Ma forse bisognerebbe cercarlo "in questa piazza": ovvero tra tifosi e media locali. "L'onestà intellettuale dovrebbe fare questo e non dire: ‘Sì, però, si soffre'… Cazz***, vuoi pure non soffrire? E poi ribadisco: due anni fa è stato vinto uno Scudetto in carrozza, in carrozza, in carrozza, con un'altra squadra, un'altra situazione, e non c'è stata sofferenza. Quest'anno stiamo andando… se uno non vuole neanche soffrire, ragazzi, io alzo le mani e m'arrendo. Dico: ‘Ragazzi, m'arrendo, è troppo per me, è troppo questa piazza'. Però mi arrendo dopo, eventualmente, domenica. Dobbiamo arrivare, adesso bisogna arrivare al traguardo, e i ragazzi lo sanno - ha concluso Conte -. Che dirò ai miei giocatori? Andiamoci a prendere lo Scudetto".
“Andiamoci a prendere lo Scudetto!” ️
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