Il cammino della Nazionale verso i Mondiali del prossimo anno parte da Oslo. Alle 20.45 (diretta Rai 1) gli Azzurri di Luciano Spalletti affronteranno la Norvegia nella terza giornata delle qualificazioni per il Campionato del mondo che si svolgerà tra Stati Uniti, Canada e Messico. Una gara già decisiva per l’Italia, dato che i norvegesi rappresentano gli avversari più temibili del Girone I e sono partiti alla grande, con due successi nei primi due turni, contro Moldavia e Israele (nel mentre la Nazionale era impegnata in Nations League, nei quarti di finale persi contro la Germania). Perdere, insomma, significherebbe ritrovarsi a nove lunghezze dal primo posto, essenziale per evitare l’antipatico spareggio (a cui accede la seconda classificata di ogni girone).
CLIMA
Certo, considerando le due partite in meno disputate dagli Azzurri, sarebbe inutile lasciarsi andare a eccessivi allarmismi, ma è evidente come il clima dalle parti di Coverciano non alimenti gli entusiasmi. Tra polemiche - che rappresentano un classico immancabile quando si parla di Italia - e infortuni, l’avvicinamento alla gara dell’Ullevaal Stadion non è stato dei migliori. L’ultimo nome che si aggiunge alla lista degli assenti, tra l’altro, è di quelli grossi: Moise Kean. Il centravanti della Fiorentina, fermatosi in allenamento, sarà assente sia con la Norvegia sia con la Moldavia (lunedì a Reggio Emilia). Il bollettino medico racconta di un «risentimento muscolare alla coscia destra», per l’attaccante autore di 19 gol nel campionato appena concluso. Insomma, dovrà fare gli straordinari Mateo Retegui, protagonista di una stagione super all’Atalanta, con la bellezza di 25 reti in campionato (concluso da capocannoniere, proprio davanti a Kean), ma alla prima apparizione nelle qualificazioni mondiali.
Kean, si diceva, è solo l’ultimo infortunato di questa, travagliata, settimana, dopo che già avevano lasciato il ritiro di Coverciano il centrocampista della Juventus Manuel Locatelli e il difensore del Milan Matteo Gabbia, quest’ultimo sostituito dal bianconero Daniele Rugani. I problemi d’infermeria, però, non sono le uniche grane per Spalletti, che deve anche fare i conti con le polemiche, tra chi sostiene che sarebbe meglio risparmiare gli interisti, reduci dalla disfatta di Monaco di Baviera nella finale di Champions League persa 5-0 contro il Psg, e la questione con protagonista Francesco Acerbi. Per mesi si è parlato di come il centralone nerazzurro sarebbe stato perfetto per marcare la stella norvegese Erling Haaland, ma (l’ingrato compito probabilmente toccherà all’esordiente Diego Coppola, 21enne del Verona) è stato lo stesso 37enne a rifiutare la convocazione.
Luciano Spalletti, altra grana per la Nazionale: si ferma Matteo Gabbia
Non solo il “no” di Francesco Acerbi, ora Luciano Spalletti deve fare i conti anche con l’infortunio d...«Un giorno Acerbi mi spiegherà dove gli ho mancato di rispetto. E gli dirò ciò che penso io sul rispetto per ciò che ha fatto a me e alla Nazionale», la risposta di Spalletti. Una questione in cui è entrato anche il suo predecessore, Roberto Mancini, con un like galeotto sui social, a dare manforte alla posizione di Acerbi. «Qualcuno ha rubato il telefono a Mancini e gli sta mettendo like per fargli fare brutta figura. Ormai i telefoni vengono hackerati, non potrei pensarla diversamente», commenta Spalletti. Ma, d’altronde, senza polemiche non sarebbe la Nazionale...