Imane Khelif fuori dai giochi, o quasi. La campionessa olimpica algerina, finita al centro di una polemica sull'idoneità in base al genere, non parteciperà al torneo di questa settimana in Olanda. A dichiararlo gli organizzatori. Dirk Renders, portavoce dell'Eindhoven Box Cup, ha poi confermato all'AFP che la pugile non si presenterà, aggiungendo: "La decisione sulla sua esclusione spetta alla World Boxing" che meno di una settimana fa ha annunciato l'introduzione di test genetici obbligatori per determinare il sesso degli atleti.
Gli esami, in base a quanto stabilito, si rivolgono ai concorrenti di età superiore ai 18 anni. A riguardo la World Boxing ha informato la federazione algerina che Khelif avrebbe dovuto sottoporsi al test per poter competere a Eindhoven questa settimana. In base alla nuova politica, tutti gli atleti nelle competizioni autorizzate da World Boxing devono sottoporsi a un test PCR (reazione a catena della polimerasi) per determinare il loro sesso alla nascita. Il test PCR, condotto tramite tampone nasale od orale, rileva materiale genetico specifico - in questo caso il gene SRY - che rivela la presenza del cromosoma Y, un indicatore del genere biologico.
Imane Khelif tagliata fuori dalla World Boxing: "Test di genere obbligatorio"
Clamoroso: la World Boxing, nuova federazione internazionale del pugilato dilettantistico riconosciuta dal Comitato Olim...Eppure Khelif è stata al centro di uno scandalo proprio sul genere. L'atleta - vincitrice dell'oro nella categoria welter femminile a Parigi - aveva sconfitto l'italiana Angela Carini in 46 secondi nel suo incontro di apertura, ridotta in lacrime dopo aver subito una grave ferita al naso. Un fatto che ha scatenato il dibattito dopo la squalifica di Khelif ai Mondiali 2023 organizzati dall'Iba (International Boxing Associaton, associazione non riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale che organizza le Olimpiadi) nei quali è stata squalificata dopo un test di idoneità di genere, che avrebbe riscontrato in lei il cromosoma XY.