Che cosa hanno in comune Jannik Sinner e l'Inter? All'apparenza poco o nulla. L'azzurro è il più forte giocatore di tennis al mondo. Il Biscione, invece, è una delle più importanti squadre di calcio in Italia. Ma osservando più da vicino queste due galassie che, pian piano, si stanno avvicinando sempre di più, ci si rende conto che in entrambi i casi c'è da riprendersi da una brutta sconfitta: la finale del Roland Garros e quella di Champions League.
In comune c’è un numero (il 5 relativo alle ore in campo per Sinner e ai gol subiti dall'Inter) e l'incubo di una città, Parigi, ma le due sconfitte, chiarisce Crepet, non sono comparabili. "Il tennis è uno sport individuale - ha spiegato lo psichiatra Paolo Crepet -, dopo la doccia Sinner si è trovato a fare i conti con se stesso, quella dell'Inter è stata una sconfitta collettiva. E poi Jannik non si porta addosso il tifo di una curva".
Jannik Sinner affondato da Paolo Crepet: "Balle, non è credibile"
No, Jannik Sinner non convince Paolo Crepet. Il noto psichiatra torinese, in un'intervista concessa all’agenzi...Secondo lo psichiatra adesso la squadra nerazzurra dovrà scendere in campo con la consapevolezza che un ciclo è finito e che, "con l'arrivo del nuovo allenatore, si apre una nuova era". Ma, stando all'esordio nel Mondiale per Club - un deludente 1 a 1 col Monterrey -, sembra che la strada da percorrere sia ancora tantissima.