Reduce da un infortunio che lo ha fatto precipitare fino alla 320ª posizione del ranking ATP, il sudafricano Lloyd Harris è tornato in campo deciso a recuperare terreno. Nonostante la sconfitta, il suo micidiale servizio ha creato più di un grattacapo ad Andrey Rublev, protagonista di un match molto più complicato di quanto non dica il punteggio finale: 6-7 (1), 6-4, 7-6 (5), 6-3. Nel primo set, che Rublev ha perso al tie-break, il russo ha dovuto fare i conti con un avversario estremamente solido nei turni di battuta. La tensione è salita vertiginosamente, tanto che lo stesso moscovita ha confessato di essere andato in confusione: “Era complicatissimo trovare una soluzione, quasi non avevo opportunità di risposta sul suo servizio — le sue parole a fine partita — Quando uno serve così bene sull’erba, se perdi il primo set ti viene un sacco di roba in testa…”.
Proprio da qui l’intervista post-partita ha assunto toni surreali e divertenti: la giornalista, curiosa, ha provato a scavare nei “cattivi pensieri” di Rublev. Lui, tra risate e imbarazzo, ha replicato: “Tu mi hai detto di non imprecare”. Il pubblico si è lasciato andare a una risata generale, mentre l’intervistatrice insisteva nel voler sapere di più. Rublev, sorridendo, ha chiuso ogni spiraglio: “No, erano solo parolacce pesanti”. Alla fine, nonostante la fatica, la vittoria ha ridato fiducia al russo, che ha sottolineato come il terzo set fosse stato il momento più duro, superato grazie a una reazione di carattere: “Questo mi ha dato grande fiducia”.
Rublev ha anche ricordato i precedenti con Harris, battuto già a Wimbledon 2021 e di recente al Roland Garros. Con un sorriso ha ammesso che sull’erba le cose cambiano parecchio: “Qui è più pericoloso, è come provare a parare un rigore: devi scegliere se buttarti a destra o a sinistra”. Un’immagine perfetta per raccontare la battaglia di un tennista in cerca di riscatto contro un avversario dotato di un servizio devastante.