Da Vlahovic a Osimhen: il rebus dei 9 deciderà la Serie A

di Claudio Savellilunedì 7 luglio 2025
Da Vlahovic a Osimhen: il rebus dei 9 deciderà la Serie A
3' di lettura

 Sostiene il saggio che con un ottimo portiere e un grande attaccante si faccia mezza squadra. Sarà questo il motivo per cui ogni estate va in onda lo stesso film? Tutti cercano la punta, il bomber, l’uomo che si mette là davanti e risolve problemi, ma tutti aspettano anche che qualcuno si muova e faccia la prima mossa, dato che i centravanti sono costosi e se ne prende uno. Non si può sbagliare ma se lo azzecchi sei a metà dell’opera.

A muoversi per prima è stata la Juventus che aveva dannato bisogno di portare in casa un numero nove di proprietà. Kolo Muani appartiene al Psg e non si è mai parlato di acquisto da parte del club bianconero, al massimo di rinnovo del prestito, mentre Vlahovic, lo sappiamo, è come se non fosse più della Juventus dato che è in scadenza di contratto e l’intenzione ormai chiara è di incassare fino all’ultimo centesimo dei 12 milioni netti di quest’anno per poi andare via. Infatti l’arrivo di David serve anche per dare un segnale a Vlahovic, della serie: la maglia numero 9 la indosserai in panchina o in tribuna, di certo non in campo.

DOMINO

Ed è qui che si innesca il domino. Vlahovic ormai si è impuntato, pur di guadagnare quei denari, ma la Juventus lo sta offrendo a destra e a sinistra. Lo avrebbe proposto al Napoli per Osimhen, più inevitabile e corposo conguaglio, ma il serbo avrebbe rifiutato per ripicca e per denaro. Dicono voglia la Premier League ma in realtà vuole chi lo paghi quanto la Juventus, cosa impossibile. Qualunque club vagamente alla ricerca di un centravanti può diventare un alleato della Juventus perché magari vede in Vlahovic un’opportunità, almeno dal punto di vista del cartellino per cui potrebbero bastare 30 milioni.

Il Milan, ad esempio, un pensierino lo ha fatto. Allegri non si fida di Gimenez non tanto per lo stile di gioco, come ha provato a spiegare Tare, quanto per le famose "categorie". Ne vuole uno di maggiore spessore nel calcio italiano. L’idea Retegui sta sfumando perché l’Atalanta chiede oltre 50 milioni e a offrirli è l’Al Qadsiah, che riempirebbe di soldi anche il giocatore: 20 milioni all’anno. È la stessa identica offerta che avevano formulato per Kean. Il dazio da pagare per il giocatore sarebbe l’uscita di scena precoce dal calcio che conta e, probabilmente, anche dalla Nazionale.

Va di moda il Nove italiano e fa sorridere dato che fino a un anno fa ne lamentavamo l’assenza. Girano i nomi di Kean e Lucca: tutti li vogliono ma nessuno in Europa ancora offre i 52 milioni della clausola per il primo o i 40 richiesti dall’Udinese per il secondo. Troppi per tutti, soprattutto per il Napoli che cerca il vice-Lukaku, non l’erede. Un Simeone che, a proposito di girotondo delle punte, potrebbe andare al Pisa: meglio titolare in una piccola o riserva in una big? Eterno dilemma.

L’Inter che ufficializza Bonny con tanto di foto dello stesso da piccolo con la maglia di Eto’o - a proposito di numeri 9 - si domanda se il rendimento di Thuram tornerà quello del primo anno. Il club non vuole venderlo ma servirà un discorso serio al rientro dalle ferie (non solo con Lautaro, dato che il confronto di cui si parla non è avvenuto). Per l’Inter sarà fondamentale cedere Taremi per fare spazio a un altro attaccante, ma è un’operazione da ultimi giorni di agosto. Anche la Roma si interroga su Dovbyk che è nella lista... del Milan, il quale metterebbe sul tavolo proprio Gimenez. Il centravanti del vicino sembra sempre più prolifico, non si sa bene perché.

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