Un podio sofferto ma arrivato dopo una grande guida, e grazie al giusto assetto — più scarico — che lo ha premiato quando la pista di Spa si è asciugata dalla pioggia, dopo che la gara è iniziata con un’ora e 20 di ritardo a causa del maltempo e delle condizioni di sicurezza non adeguate. Il terzo posto di Charles Leclerc è da applausi, arrivato contro un Max Verstappen sempre rimasto dietro di lui di 2”2 secondi in gara e che nel finale poteva attaccarlo se fosse riuscito a entrare in zona Drs, quando il monegasco ha commesso un bloccaggio alla Source.
Il pilota Ferrari ha lottato duramente per mantenere la posizione, resistendo agli attacchi di Verstappen in un finale ad alta tensione. Proprio nei giri conclusivi è emerso un momento di frizione tra lui e il suo ingegnere di pista Bryan Bozzi. Quest’ultimo lo stava aggiornando sul distacco dal rivale olandese, sceso a 1”2 dopo il bloccaggio, e arrivato anche a 1”083 per un breve istante di gara, sebbene Max non sia mai riuscito a prendere Drs. Alle parole di Bozzi, Leclerc ha reagito bruscamente: “Per favore lasciami in pace, non posso avere informazioni e poi quando si avvicina a me ne date troppe".
Formula 1, tutto sbagliato: la paura della pioggia uccide la magia
Scende la pioggia e la Formula 1 si ferma, il gran premio non parte. Per dieci minuti, mezz’ora, un’ora, qua...Uno sfogo comprensibile, figlio della pressione del momento e della paura di perdere un risultato costruito con fatica, in un weekend complicato dove fino alla Sprint Race di sabato mattina la Ferrari non andava, nonostante l’arrivo della nuova sospensione posteriore. Dopo il traguardo, Leclerc ha spiegato: “La tensione era alta — le sue parole —. Bastava sbagliare di pochi centimetri per compromettere tutto. Bryan fa bene il suo lavoro, ma in certi momenti preferisco concentrarmi”.
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Formula 1, le pagelle del Gp del Belgio PIASTRI 10 Il colpo da maestro arriva subito, quando in uscita da Eau Rouge-Rad...Non è la prima volta che tra i due emerge qualche incomprensione: già nella Sprint del sabato Leclerc aveva chiesto al team di comunicargli solo l’essenziale. Tuttavia, il monegasco ha chiarito che apprezza il lavoro dell’ingegnere, pur desiderando più controllo sul tipo di informazioni ricevute durante la gara. “Continuiamo a spingere — ha detto a fine gara —. Speriamo di mettere presto pressione anche alla McLaren. La voglia di vincere è intatta”.