Siam qui a discutere dell’affare non-ancora-affare tra Inter e Atalanta per il signor Ademola Lookman, 28 anni, professione attaccante. Ne parliamo da diversi giorni e con un certo trasporto per almeno un paio di motivi:
1) Trattasi di giocatore importante, uno di quelli che «può spostare gli equilibri» (cit.).
2) Su altri fronti non c’è una mazza da raccontare, se non un sacco di balle assortite e ricicciate.
La trattativa tra Inter e Atalanta tutto è tranne che una balla, anche perché certificata dalle parole dell’altro giorno griffate Giuseppe Marotta, presidente nerazzurro. «Ci interessa, ma è un tesserato dell’Atalanta, club al quale dobbiamo massimo rispetto. Proveremo a trovare un accordo nei prossimi 2-3 giorni, altrimenti vireremo su altri profili». L’occasione per trovare la quadra si è manifestata ieri mattina a margine della consueta assemblea di Lega Serie A: i patron dei due club, Marotta e Percassi, hanno amabilmente chiacchierato, trattato, si sono confrontati e, alla fine, non hanno trovato l’incastro per arrivare alla fumata bianca. L’Inter ha alzato la sua prima offerta portandola da 40 milioni a 45 (42+3 di bonus), la Dea ha confermato che per accaparrarsi le prestazioni del nigeriano servono almeno 50 milioncini tondi-tondi. Morale: niente incastro e per il resto tocca trovare nuove strade prima che il tavolo salti definitivamente.
Inter-Lookman, ci siamo? Rumors: cosa sta succedendo
Due o tre giorni, a partire da oggi, snodo già cruciale di una trattativa tanto importante quanto complicata. L...Il punto di vista dei nerazzurri milanesi è chiaro e fa riferimento alle indicazioni date dagli agenti del giocatore, protagonisti assoluti della trattativa per motivi anche banali che andiamo a snocciolare: 1) Secondo l’entourage dell’attaccante, l’Atalanta un anno fa ha promesso al giocatore un piano d’uscita in questa sessione di mercato per una cifra non superiore a 40 milioni. 2) Gli stessi agenti hanno lavorato in questi giorni per ammorbidire le richieste del club bergamasco che, a sua volta, avrebbe sì agevolato la cessione del ragazzo, ma solo all’estero, mentre intende mantenere il punto per un trasferimento “Italia su Italia”, soprattutto ora che da Zingonia è partito il capocannoniere Retegui. 3) L’Inter con la sua seconda offerta pensa di aver fatto un passo enorme, potenzialmente superiore di 5 milioni rispetto al piano originale.
Per questo motivo si aspetta che 4) siano i soliti agenti a trovare in fretta un modo per non far saltare il tavolo. Come? Sembra che il giocatore sia disposto a rinunciare a qualche quattrino, ma non basterà. Il resto passa da un non semplice lavoro delle diplomazie che deve portare risultati prima che sia troppo tardi. E se per l’Atalanta le tempistiche non sono un problema, l’Inter ha già stabilito che la faccenda - in un caso o nell’altro non può andare oltre la fine di questa settimana, viceversa il ds Ausilio virerà su giocatori dalle caratteristiche simili che però non avranno mai le fattezze di Ademola, unico e solo Piano A (e comunque non Nico Gonzalez, alternativa spuntata negli ultimi giorni ma mai presa in considerazione).
E il resto? Il resto si chiama Giovanni Leoni, difensore corteggiatissimo. Prima di avanzare un’offerta al Parma i nerazzurri vogliono liberare spazio in rosa, laddove “liberare” significa soprattutto incassare i soldi necessari per proporre una cifra “giusta” ai legittimi proprietari del cartellino. I finalisti di Champions League desiderano consegnare a mister Chivu un difensore in più da far crescere in previsione della probabile doppia o tripla uscita dell’estate 2026 (da Acerbi a De Vrij fino a Darmian). Ma son tutte faccende che verranno prese in considerazione alla fine della telenovela Lookman, priorità assoluta in Viale della Liberazione.