Quella che sembrava una domenica di gloria per la Ferrari si è trasformata in un incubo difficile da spiegare. Soprattutto per Charles Leclerc. Un incubo in parte ancora misterioso. All’Hungaroring, infatti, il pilota monegasco ha comandato il Gp d’Ungheria per oltre metà gara, partendo dalla pole e gestendo con apparente facilità il primo stint. Poi, improvvisamente, tutto è cambiato.
La SF-25 ha mostrato un calo di prestazioni drammatico nell’ultima parte di gara, tanto da far crollare Leclerc dalle posizioni di vertice. A caldo, il team ha parlato di un’anomalia tecnica: “Dal 40° giro si è sviluppato un problema al telaio che gli è costato circa 2 secondi al giro”, ha fatto sapere la scuderia in un comunicato ufficiale. Un guasto che ha compromesso l’intero finale di gara, con la Ferrari costretta a difendersi senza più il ritmo per lottare.
Nel post-gara, Frederic Vasseur non ha nascosto la sua frustrazione: “Onestamente, la situazione era piuttosto strana. Abbiamo avuto il controllo per i primi 40 giri. Nel secondo stint era più difficile ma gestibile, l'ultimo invece è stato un disastro. La macchina era difficile da guidare e non sappiamo esattamente cosa sia successo. Dobbiamo indagare se c'è qualcosa di rotto sul telaio o altro. A un certo punto ho pensato che non avremmo mai finito la gara”, ha dichiarato il team principal con schiettezza. Parole, comunque, inquietanti: un problema del genere, se confermato, sarebbe profondamente irrituale. Scontate, dunque, le ombre sempre più dense e cupe su questa Ferrari e, soprattutto, sul resto della stagione.
Lewis Hamilton, lo sfogo-choc: "Sono inutile, la Ferrari dovrebbe cambiare pilota"
Ancora una delusione per Lewis Hamilton con la Ferrari. Il pilota inglese, sette volte campione del Mondo, è rima...Il mistero su quanto accaduto in pista in Ungheria è stato amplificato dalle comunicazioni radio tra pilota e box. Leclerc, dopo il primo giro dell’ultimo stint, ha subito segnalato qualcosa di anomalo, come raccontato ancora da Vasseur: “Nel primo giro dell'ultimo stint ha perso circa un secondo. Ci ha chiesto via radio se avessimo sbagliato la regolazione dell'ala anteriore, ma non era così. Da lì abbiamo perso completamente il ritmo”. Una battuta d’arresto pesante per il Cavallino, che torna da Budapest con la consapevolezza di avere ancora molti, troppi problemi da risolvere prima di poter davvero ambire a quel titolo che manca dal lontanissimo 2007.