Come in ogni soap opera che si rispetti, ogni giorno c'è una novità (o magari anche due o tre). Ademola Lookman è scomparso dai radar. Da tre giorni non si presenta - senza dare spiegazioni - a Zingonia e pare abbia addirittura lasciato Bergamo. Il nigeriano, oramai ai ferri corti - anzi cortissimi - con l'Atalanta, ha deciso di tenere la linea dura e di andare qualche giorno lontano da Bergamo, dove anche i tifosi - pur rimanendo ovviamente riconoscenti per ciò che ha fatto in nerazzurro - hanno iniziato a contestarlo con un chiaro striscione fuori dai cancelli del campo di allenamento. Smentita, invece, la notizia che avrebbe svuotato il suo armadietto: a Zingonia proprio non si è visto.
Intanto l'Inter prepara il rilancio, che potrebbe essere un po' più alto dei 42 milioni più 3 di bonus rifiutati dalla Dea, e più vicino ai 50 milioni (che, va detto, non sono la richiesta dell'Atalanta, perché i Percassi non hanno mai fatto ufficialmente il prezzo del giocatore). Di certo - e la vicenda Koopmeiners della scorsa estate ce lo dimostra - se la cifra non sarà quella soddisfacente, il giocatore rimarrà a Bergamo, e con un Mondiale alle porte dovrà fare in modo di giocare, ricomponendo lo strappo (cosa che peraltro aveva già fatto anche l'anno scorso). Intanto però, anche per l'Inter si fa il nome di Sancho, accostato pure alla Juventus. E' lui l'alternativa a Lookman e Nkunku.
Lookman, il piano dell'Inter: dieci giorni decisivi. E poi...
Dieci giorni di attesa, o si cambia obiettivo. Così scrive La Gazzetta dello Sport sulla situazione Ademola Lookm...Il procuratore di Lookman, però, potrebbe avere un asso nella manica. Secondo Andrea D'Amico, il nigeriano potrebbe perfino svincolarsi dal contratto con la Dea facendo leva sul Caso Lassana Diarra. Uno scenario che, tuttavia, non trova riscontri. Anche perché l'articolo 17 del Regolamento Fifa prevede sì che un calciatore possa rescindere unilateralmente il suo contratto pagando una penale commisurata a determinati parametri (valore di mercato, età, ingaggio e anni di contratto rimasti). Come spiega SportMediaset, però, devono verificarsi due condizioni. In primis, devono essere trascorsi almeno tre anni dalla firma del contratto se il calciatore in questione al tempo aveva meno di 28 anni. Poi, una volta svincolato il giocatore non può firmare con una squadra dello stesso Paese di quella da cui si è svincolato. Quindi, secondo questo scenario, l'Inter non potrebbe ingaggiarlo. E infine si deve comunicare al club che detiene il cartellino la volontà i andarsene entro 15 giorni dall'ultima partita ufficiale.