In Cina hanno trovato un coro. Letteralmente. Jasmine Paolini e Sara Errani, dopo aver trascinato l’Italia in finale di Billie Jean King Cup, si sono improvvisate direttrici d’orchestra tra gli spalti di Shenzhen: finite le fatiche sul campo, hanno guidato i tifosi cinesi in un "Forza Italia" tradotto e urlato a squarciagola, trasformando la semifinale in una festa inattesa e contagiosa. Un gesto spontaneo che racconta meglio di mille statistiche il legame creato dalle azzurre con il pubblico locale.
Sul piano sportivo, la semifinale contro l’Ucraina non è stata meno spettacolare. Dopo la sconfitta di Elisabetta Cocciaretto nel match d’apertura, la responsabilità era caduta sulle spalle di Paolini: contro Elina Svitolina ha giocato una delle sue partite più intense, riportando la sfida in equilibrio. Poi il doppio decisivo, affidato alla coppia olimpica d’oro Paolini–Errani, già regine a Parigi in estate. Di fronte Kostyuk e Kichenok, battute con classe e affiatamento in due set netti.
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Il nemico più temuto da Jannik Sinner nell’umidità dell’Arthur Ashe Stadium, il faraonico impi...Il resto lo ha fatto il pubblico. Paolini, già nei giorni scorsi, aveva scherzosamente chiesto di non lasciare sola l’Italia dopo l’eliminazione della Cina. Invito accolto: sugli spalti si è alzato un coro in mandarino che significava “Forza Italia”. E, a fine match, le due azzurre hanno voluto rilanciarlo in diretta tv, guidando i tifosi rimasti nell’arena. “È stato bellissimo – ha spiegato Paolini – ci hanno sostenute tanto, anche nei momenti difficili. Li ringraziamo di cuore”.
Domenica l’Italia giocherà la finale, con l’obiettivo di confermare il titolo conquistato un anno fa. Ma, comunque vada, il viaggio di queste ragazze ha già scritto una pagina speciale: quella di due campionesse che hanno saputo unire talento, ironia e la capacità rara di trasformare un’arena lontana in una casa azzurra.