Nicola Pietrangeli non ci gira intorno. Dopo la rinuncia di Jannik Sinner alla Coppa Davis, il leggendario ex tennista azzurro commenta con amarezza in una intervista a La Repubblica: “La Davis è come la mamma, non si tocca”. Secondo lui, la scelta del numero due del mondo è “una decisione che non è bella. Mi dispiace molto, anche per lui. Si mette in fila dietro a quelli che pensano solo ai soldi e non ai tifosi”. Il riferimento è alla decisione di Sinner di saltare le Final Eight di Bologna per dedicarsi alla preparazione della prossima stagione. “Ma perché? Non capisco — aggiunge —. Rimane comunque numero due, potrà tornare numero uno, ha molto tempo e molti tornei. Cosa cambia? Una scelta incomprensibile”.
Sinner aveva spiegato che la priorità è preparare bene il 2026, ma per Pietrangeli la maglia azzurra resta sacra: “Non è una cosa buona rinunciare alla Nazionale — aggiunge l'ex tennista —. Può farlo, nessuno è obbligato, ma avrebbe dovuto comunicarlo a inizio stagione. Dire: non me la sento, devo pensare a me. Non all’ultimo, meno di un mese prima. È una questione di coscienza”. Sul c.t. Filippo Volandri, che ha parlato di “porte aperte”, Pietrangeli è pragmatico: “Cosa deve fare? Non può punirlo. È il più forte. Deve incassare e sperare che ci ripensi”.
Jannik Sinner, la rivoluzione: "Dal primo colpo dopo New York"
Jannik Sinner ha offerto a Riad la sua partita più netta e ideologica nella finale vinta contro Carlos Alcaraz: n...L’ex capitano resta comunque fiducioso: “Vedrà, (Jannik, ndr) ci farà una sorpresa- Chiunque faccia sport aspira alla Nazionale. E la Davis è un campionato del mondo. Non c’è niente di meglio che giocare per il proprio Paese”. Poi, un ultimo affondo: “È all’apice, tutti lo vogliono, tutti lo amano. Questa è una delusione per tutti noi. Uno schiaffo al Paese”.