"L'Irlanda del Nord è alla nostra portata. Servirà una grande partita ma ce la possiamo giocare". Gennaro Gattuso, ct della Nazionale, non nasconde una certa soddisfazione per il sorteggio dei playoff per i Mondiali del 2026. Gli azzurri, finiti secondi dietro la Norvegia nel girone, se la vedranno prima contro i nordirlandesi in casa e poi, in caso di successo, andranno in trasferta contro la vincente dell'altra sfida tra Galles e Bosnia. Accoppiamenti non impossibili, ma considerato lo stato di forma generale del nostro clacio comunque piuttosto insidiosi.
Il selezionatore si è dimostrato anche un po' nervoso quando ai microfoni di Sky Sport, subito dopo il sorteggio, gli è stato chiesto se Federico Chiesa farà parte del gruppo: "Sapete bene qual è il problema: io Chiesa lo chiamo a ogni convocazione, il problema non è Gattuso o il suo staff che non lo vedono, ma il problema ce l'ha lui, non noi. Mi fate sempre la stessa domanda e io rispondo sempre allo stesso modo". L'attaccante ex Fiorentina e Juventus, oggi al Liverpool e trascinatore degli azzurri agli Europei vinti nel 2021, aveva rifiutato la convocazione per motivi fisici per il doppio match contro Moldova e Norvegia.
Gattuso, Chiesa non convocato: "Scelta sua". Nazionale, esplode il caso
Gennaro Gattuso non vende sogni, ma solide realtà. La comunicazione del ct è lucida e diretta, per questo ..."L'Irlanda del Nord è una squadra fisica, squadra con mentalità che non molla mai, però dobbiamo giocarcela", torna quindi a riflettere sui prossimi avversari Gattuso. "Lo sto dicendo da tre mesi, sapevamo che dovevamo passare dai playoff, sapevamo che il nostro percorso era un percorso che prevedeva che dovessimo migliorare e guardiamo con fiducia in avanti. Gli stage? Non sta a me decidere, io faccio l'allenatore, abbiamo chi si occupa di queste cose. Normale che più giorni disponibili abbiamo per stare insieme e meglio è perché siamo all'11esima giornata e ci rivedremo alla 30esima con i giochi già quasi fatti. Però io devo pensare a come stare a contatto con i giocatori, guardarli negli occhi e parlarci, non solo di calcio. E speriamo di riuscire a fare le cose nel verso giusto".
"Come si affronta? Il problema non è tattico, tutti i moduli hanno i pro e i contro ma il problema non è quello. In questo momento dobbiamo lavorare sulla nostra fragilità perché abbiamo dimostrato che quando facciamo le cose fatte bene siamo competitivi. Non ti puoi permettere di commettere errori come contro la Norvegia, la mia priorità è quella ed è un problema mio riuscire a migliorare questo aspetto, per il resto avremo tempo. Adesso studieremo gli avversari e come affrontarla e dopo vediamo di fare meno danni possibili".




