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Pagelle GP Las Vegas: Verstappen senza rivali, Ferrari senza rotta, McLaren fulminata

di Leonardo Filomenolunedì 24 novembre 2025
Pagelle GP Las Vegas: Verstappen senza rivali, Ferrari senza rotta, McLaren fulminata

2' di lettura

Las Vegas non perdona: Verstappen ristabilisce l’ordine naturale, Norris sbaglia allo start, Piastri sprofonda. E la Ferrari recita sotto i neon la solita penitenza.


VERSTAPPEN 10 E LODE – IL PUGNALE
Ordine naturale ristabilito in due curve. Norris prova il numero da macho, sbaglia frenata, Max lo rimette in fila. Guida sopra tutto: macchina, avversari, caos. L’unico davvero completo.

ANTONELLI 9 – L’IMPERTURBABILE
La falsa partenza è pignoleria da codice penale FIA: mezzo millimetro di movimento e punizione intera. Ingiusto. Tolto quello, rimonta furiosa dal 17esimo, gestione gomme e passo, e grazie al patatrac McLaren sale sul podio. Un novizio con sangue freddo da veterano.

SAINZ 7 – LA RINASCITA
Chissà cosa gli hanno messo nella borraccia Williams. Solido, pulito, concreto. Uno che finalmente ha ritrovato il filo.

LECLERC 6.5 – IL MARTIRE
Lo richiamano tardi e Antonelli gli scappa via per direttissima. Lui recita, il box sbaglia scena, copione, luci e audio. Ferrari come al solito: chi regge la baracca viene puntualmente tradito.

NORRIS 6 – L’INCIAMPO 
Parla di maturità, poi alla prima curva prova a strafare e si incarta. E, guarda un po’, succede ancora. Si riprende, vero, ma la squalifica per fondo irregolare raddrizza un Mondiale che stava tentando di suicidarsi da solo.

PIASTRI 5 – IL CEDIMENTO
La spirale post-Baku continua a inghiottirlo. Errori, pressioni, musi lunghi e un team che forse spinge dall’altra parte. Subisce Lawson, non capitalizza mai davvero. La squalifica è la ciliegina su un momento nerissimo.

HAMILTON 5 – IL DECLINO
Rimonta, sì, ma sempre per disperazione. Il suo 'piede giusto' dura dieci minuti, poi la stagione torna a umiliarlo. In Ferrari il prestigio gli fa da scudo mentre inanella scivoloni che chiunque altro pagherebbe a un tasso impietoso.

TSUNODA 4 – IL SACRIFICATO
Non è scarso e non è un fenomeno: è quella via di mezzo dignitosa che in un team max-centrico viene triturata senza criterio. Non rende? Lo sostituiranno, certo. Ma per chi verrà dopo il copione sarà identico. Avanti un altro.

MCLAREN. N.C. – IL FATO A FORMA DI PLANK 
Plank oltre il limite, squalifica inevitabile. Il fato tenta di sistemare le cose. Sa che l’unico Mondiale che abbia un senso, quest’anno, è quello tra il vero Piastri e un Verstappen che funziona sempre.