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Dalla 4x100 l'ultima medaglia di una spedizione positiva

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I frazionisti secondi dietro alla Francia con record italiano. E l'Italia chiude la rassegna con sei medaglie

Roberto Amaglio
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Si chiude con l'argento della 4x100 la campagna azzurra agli Europei d'atletica di Barcellona. I quattro frazionisti Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci hanno azzeccato una prova eccellente che, oltre al primato italiano (38”17) che durava dai tempi di Mennea (Helsinki, 10 agosto 1983), è valsa loro un importante secondo posto continentale alle spalle della sola Francia dei fenomeni Lemaitre e Mbandjock. Un risultato eccellente, anche perché era dal sesto posto dei mondiali di Berlino che la FIDAL investiva su questo gruppo. Medaglia di legno con record – Eccellenti anche le quattro frazioniste azzurre nella 4x400. Chiara Bazzoni, Marta Milani, Maria Enrica Spacca e Libania Grenot non sono salite sul podio, ma hanno retto il confronto con le fortissime russe Kapachinskaya, Krivoshapka, Ustalova e Firova (le quali hanno vinto l'Europeo centrando la miglior prestazione mondiale stagionale con 3'21”26) con le tedesche e le inglesi. Il quartetto italiano ha chiuso al quarto posto con un 3'25”71, migliorando il record nazionale ottenuto nel 1999 da Perpoli, Spuri, Carboni, De Angeli di quasi un secondo. Amarezza maschile – Se gli specialisti dei 100 metri se la ridono, l'ultima giornata della rassegna spagnola ha regalato anche brutte notizie per gli atleti italiani. La prima amarezza è arrivata dai 42 km della Maratona, dove i crampi hanno spezzato i sogni di medaglia di Ruggero Pertile. Nella prova vinta da Viktor Rothlin, il 35enne padovano ha dovuto cedere il passo nel finale accusando i crampi anche a Martinez e Safranov, dicendo addio a un posto sul podio. Settimo il bergamasco e 41enne Migidio Bourifa, mentre Stefano Baldini si è ritirato al 23° km. Recrimina anche il saltatore Andrew Howe, il cui 8.12 gli è valso solo il 5° posto. Il saltatore italiano non è riuscito a confermare ciò che di buono aveva fatto vedere nelle qualifiche (8.16 al primo salto), non riuscendo mai a trovare le giuste sensazioni. Considerato che Howe era reduce da un anno travagliato causato dall'operazione al tendine d'achille, si può guardare al futuro con ottimismo. Sesto posto amaro anche per la 4x400 maschile, incappata in un'ultima frazione sbiadita che l'ha relegata al sesto posto. Un vero peccato per Vistalli, Galletti, Licciardello, Barberi: per quanto la zona medaglie era lontana (il Belgio ha chiuso in 3'02”60), il 3'04”20 era un tempo migliorabile. Medagliere – Come archiviare dunque la settimana spagnola degli atleti italiani? Con un bottino di sei medaglie (quattro argenti, due bronzi), la Federazione può passare un'estate tranquilla, programmando per il meglio la prossima edizione del 2012 a Helsinki (anno delle Olimpiadi). Certo è mancato l'oro e si è lontani dai bottini sfarzosi dell'edizione a Budapest del 1998; tuttavia chi ha seguito davanti alla tv le fallimentari spedizioni di Monaco 2002 e Goteborg 2006 non può che accogliere di buon grado le risposte date dagli atleti azzurri.

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