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Dritto e rovescio, Giuseppe Cruciani contro le Ong: "Chi ci guadagna con gli sbarchi, l'Italia non può farsi carico di tutti i disperati"

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"Se questo flusso di migranti non si interrompe ci guadagnano tutti". Giuseppe Cruciani, ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio su Rete 4, centra il punto sul tema sbarchi. In studio con il conduttore della Zanzara su Radio 24 ci sono anche Giuliano Granato, di Potere al popolo, e Modu Ghei, senegalese da anni in Italia come mediatore culturale. Le loro posizioni, "aperturiste" e totalmente schierate a fianco delle Ong che operano nel Mediterraneo, cozzano senza possibilità di punti di incontro con quelle di Cruciani, che senza pregiudizi sottolinea come dietro al traffico di migranti verso l'Italia ci sia non solo un drammatico problema umanitario, ma anche un clamoroso business che si divide tra finanziamenti alla luce del sole per chi soccorre i barconi e un fiume di soldi sotterraneo per chi quei disperati li fa partire dalla Libia

 

 

 

 


"Se continuate a pensare che l'arrivo di migliaia e migliaia di immigrati sia ineluttabile, il problema si porrà lo stesso", ricorda Cruciani, che da tempo propugna soluzioni "alla australiana", anche per l'Italia, o "alla spagnola", che a Ceuta ha schierato l'esercito e usato metodi piuttosto brutali per opporsi agli ingressi selvaggi dei migranti dal territorio marocchino.

 

 

 

 

"Questo flusso non è ineluttabile. È vero che l'Italia è più esposta ed è vero che sono disperati. come dice Modu Ghei - ammette Cruciani -, ma noi non possiamo farci carico della disperazione di tutto il mondo. Lo so che lei vuole farsi carico della disperazione di tutto il mondo e io la ammiro per questo, ma lei da solo e nemmeno l'Italia può farcela, non ce la possiamo fare ad accogliere gli immigrati economici e gli immigrati climatici". 

 

 

 

 

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