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Roma, cameraman Sky massacrato senza ragione da un gruppo di immigrati: "Taci sporco bianco, ti ammazzo"

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Non si arrestano gli episodi di violenza a Roma, sempre più spesso luogo a Trastevere. "Ho pensato di morire lì per terra, di fare la stessa fine di Willy Monteiro Duarte a Colleferrero", ha commentato M. M., il 25enne cameraman di Sky, malmenato nella notte tra martedì 22 giugno 2021 e mercoledì. Malmenato da un gruppo di immigrati al grido di "sporco bianco". "Avevo quattro su di me che mi sferravano calci e pugni con la ferocia delle bestie e altri sei che se la stavano prendendo allo stesso modo con il mio migliore amico. Senza motivo, solo per scaricare la loro rabbia e cieca violenza", ha raccontato il ragazzo ancora sotto choc. Una notte da incubo, iniziata alle 2,30 in piazza Trilussa, a Trastevere e che i ragazzi non dimenticheranno facilmente. 

 

 

Il 25enne aveva appena finito di festeggiare il suo compleanno in un locale dello storico quartiere romano. Con lui, la fidanzata, la sorella, e un altro paio di amici. Poi, all'improvviso, quando il gruppo si saluta per raggiungere le proprie abitazioni: l'inferno. "Ci siamo ritrovati accerchiati da una ventina di ragazzi, tutti tra i 18 e i 20 anni. Erano stranieri all'apparenza per via della loro carnagione scura, ma parlavano italiano benissimo, con inflessione romana, forse si tratta di figli di immigrati", ipotizza il videomaker. 

 

 

"Ebbene, si sono dapprima avvicinati alle ragazze del nostro gruppo, facendo qualche apprezzamento pesante, nient'altro che un pretesto per attaccare briga, dal momento che quando io e un altro mio amico gli abbiamo detto di smetterla e loro hanno iniziato a insultarci tutti, abbiamo replicato ancora di lasciare perdere, che la nostra serata era finita, che ce ne stavamo andando via, che non ci interessava discutere... Mi gridavano per farmi stare zitto 'sporco bianco, ti buco (con il coltello, ndr), ti sparo...".

Secondo le testimonianze riportate da il Messaggero, a quell'ora in piazza c'erano ancora molti giovani, che si sono visti bene dall'intervenire in aiuto delle vittime. "Tutt'intorno c'era gente che guardava, alcuni filmavano la scena con i telefonini, ma si sono fatti i fatti propri... Quando, poi, in lontananza si sono sentite le prime sirene della polizia, allora si sono dileguati tutti, compresi i guerrieri che erano sbucati davanti a noi improvvisamente". Sul posto arrivano le volanti. Uno dei ragazzi si accorge che è sparita una collana al collo, un altro non trova un mazzo di chiavi. Poi il viaggio all'ospedale di Ariccia. Due dei ragazzi riportano una prognosi di 7 giorni, con trauma cranico e addominale. 

 

 

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