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Meloni, durissimo sfogo sull'Ong: "Nave pirata", cosa accadrà

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Giorgia Meloni sta radicalmente trasformando le politiche sull'immigrazione. Un cambio di passo, sottolineato da Bruno Vespa nel suo ultimo libro, che la presidente del Consiglio conferma: "L'immigrazione, prima di essere un problema di politica interna e di ordine pubblico, è un problema di politica estera e di geopolitica. L’unico modo per risolverlo è far parlare l'Africa con l'Europa. Per questo ho lanciato il progetto di un piano Mattei, rifacendomi al grande stratega fondatore dell'Eni che riscattò i Paesi produttori di petrolio dal colonialismo delle grandi compagnie americane. E il ripristino dell’operazione Sophia, nata nel 2015, che nella terza fase, mai attuata, prevedeva di estirpare alla radice il sistema organizzativo del contrabbando di esseri umani, cioè quello che noi abbiamo sempre definito 'blocco navale"".

Già, ma intanto, osserva il direttore di Porta a porta nel libro, "l’autunno del 2022 ha visto le partenze da Libia e Tunisia riprendere in grande stile, con un aumento del 50 per cento rispetto al 2021". "Qui dobbiamo ricordare che cos'è il diritto del mare, tante volte invocato a sproposito. Se tu incontri per caso in mare una barca in difficoltà, sei tenuto a salvare chi è a bordo. Ma se fai la spola tra le coste africane e l’Italia per traghettare migranti, violi apertamente il diritto del mare e la legislazione internazionale. Se poi una nave Ong batte bandiera, poniamo, tedesca, i casi sono due: o la Germania la riconosce e se ne fa carico o quella diventa una 
nave pirata".

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