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Ong, Piantedosi mai così duro: "Addirittura l'estinzione"

Matteo Piantedosi

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Matteo Piantedosi ha fatto il punto sulla gestione dei flussi migratori a margine di una conferenza a Bologna. “L’azione che il governo farà sarà sempre tesa rispetto al fatto di circoscrivere e limitare il fenomeno alla fonte”, ha spiegato il ministro dell’Interno. “Assieme a Tajani - ha aggiunto - abbiamo condiviso la ripresa di alcuni incontri bilaterali. Personalmente li ho fatti sia in Turchia che in Tunisia, che hanno un qualche ruolo nell’origine del transito di questi flussi di ingresso”. 

Piantedosi ha poi affrontato l’argomento dei porti italiani ai quali verranno in futuro assegnate le navi Ong con i migranti salvati nel Mediterraneo: “Confido che a Ravenna non tocchi più, così come per le altre località perché quanto prima il fenomeno si limiti o si estingua addirittura. Le decisioni di far arrivare le navi in Romagna o ad Ancona sono state prese perché la congestione della complessiva logistica degli arrivi che c’è soprattutto in Sicilia ma anche in Calabria ha fatto sì che ragionassimo su una distribuzione su tutto il territorio nazionale”. 

 

Infine il ministro dell’Interno - che era a Bologna per la firma del Patto per la sicurezza urbana integrata e la vivibilità - ha commentato l’arresto di Matteo Messina Denaro, il boss dei boss catturato dopo trent’anni di latitanza: “Credo che, al di là delle discussioni legittime, sarà importante lasciare lavorare gli inquirenti: quella dell’arresto di Messina Denaro potrebbe essere veramente una pagina chiarificatrice”. 

 

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