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Cutro, l'accusa a Frontex: "Informazioni fuorvianti", cosa è successo

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Sul fronte dell'inchiesta sulla strage di Cutro arriva una grossa novità. "Le informazioni fornite da Frontex sulla rotta e sulla navigazione sono state molto approssimative se non fuorvianti". Così a sorpresa, con una consulenza destinata a suscitare polemiche, i periti nominati dalla Procura di Cutro definiscono le indicazioni date da Frontex a tutti gli interlocutori istituzionali, tra cui anche le autorità italiane, dopo l"avvistamento nella notte tra il 25 e il 26 febbraio scorso del caicco naufragato a Steccato di Cutro con 94 vittime. E di fatto questa perizia ha un peso mostruoso nell'inchiesta: infatti mette a tacere le voci vergognose sui mancati soccorsi da parte della nosrtra Guardia Costiera in quella maledetta notte.

Come più volte avevamo ricordato, Frontex si limita a parlare di una imbarcazione in navigazione senza però rilevare particolari criticità. La sinistra ha usato la strage di Cutro per attaccare il governo, ma adesso i fatti e la verità vengono alla luce.

 

 

 

A quanto pare, secondo il racconto dei periti, il caicco si avvicinò alle coste calabresi secondo una rotta e con tempi diversi da quelli indicati da Frontex. E questo avrebbe cerato non pochi problemi sul momento in cui è stato dato l'allarme con il conseguente intervento delle motovedette della Guardia di Finanza. Insomma la storia di Cutro a quanto pare è tutta da riscrivere con buona pace della sinistra che ha usato quella vicenda per colpire l'esecutivo con i morti ancora sulla spiaggia. 

 

 

 

 

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