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Ong, "arrestato scafista ad Ascoli": era arrivato a bordo della Geo Barents

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Arrestato ad Ascoli Piceno il presunto scafista salvato a febbraio dell'anno scorso dalla Geo Barents, nave dell'Ong Medici Senza Frontiere, al largo della Libia. Fu trovato alla guida di un natante con 48 migranti a bordo. E insieme a loro sbarcò nel porto di Ancona. Il provvedimento cautelare in carcere emesso dal gip di Ancona è stato eseguito oggi dalla polizia. Si tratta di un nordafricano di 40 anni a cui viene contestato il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina, con l'aggravante dell'esposizione a pericolo per la vita di numerose persone su un'imbarcazione insicura e inadeguata. 

L'inchiesta è durata 10 mesi ed è nata dalle dichiarazioni rese dai migranti alle forze di polizia al momento dello sbarco. Il risultato del lavoro degli investigatori è stato messo a disposizione di Europol e ha permesso, insieme a investigazioni in altri Paesi europei, di valutare attentamente gli indizi a carico di alcuni trafficanti internazionali, responsabili di viaggi clandestini lungo la rotta Egitto-Libia-Italia. Al momento, in ogni caso, dagli atti di indagine non emergono indicatori che attestano l'appartenenza a una rete criminale dedita alla tratta di persone. 

"C'è una riproposizione delle problematiche dell'accoglienza e di quelle giuridiche che si pongono nei casi di sbarchi autorizzati delle navi Ong", ha dichiarato la procuratrice capo di Ancona Monica Garulli. Secondo quest'ultima, pur non essendoci prove sull'appartenenza dell'uomo a una rete criminale, bisogna comunque essere preparati a indagare su queste fattispecie.

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