Il Comune di Monfalcone prende provvedimenti. Dopo la prima lista islamica, è arrivata la scelta di istituire una delega specifica per il contrasto alla radicalizzazione islamica da parte del Comune stesso. "È una scelta opportuna e pienamente in linea con le politiche regionali", tuona l'assessore alle autonomie locali e alla sicurezza, Pierpaolo Roberti. Dopo l'elezione del sindaco Luca Fasan, è l'ex sindaca e attuale europarlamentare Anna Maria Cisint la titolare delle deleghe alla lotta alla radicalizzazione islamica e la sicurezza.
La delega - fa sapere Roberti - "si colloca in perfetta continuità con l'impostazione che la Regione ha adottato fin dal 2019: dapprima attraverso il programma immigrazione, nel quale sono state previste specifiche poste di bilancio finalizzate a finanziare progetti di prevenzione, e successivamente con l'approvazione della legge regionale 9/2023".
E ancora: "La lotta alla radicalizzazione non può che passare da un lavoro corale che coinvolga tutti i livelli istituzionali. A tal riguardo, l'esperienza di Monfalcone rappresenta un esempio virtuoso di come il territorio possa raccogliere e concretizzare gli indirizzi regionali, mettendo al centro la prevenzione come presidio fondamentale di sicurezza".
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Alle elezioni dello scorso aprile, nonostante il 30 per cento degli abitanti di Monfalcone sia composto da stranieri, la prima lista islamica dal nome "Italia Plurale" ha registrato un vero e proprio flop. Il comune friulano è rimasto saldamente nelle mani della destra, con il candidato leghista Fasan che ha raccolto oltre il 70 per cento dei consensi. La lista islamica? Appena sopra il 3 per cento.