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Migranti, Salvini lancia la legge anti-islamizzazione: cosa può cambiare

di Fausto Cariotimercoledì 22 ottobre 2025
Migranti, Salvini lancia la legge anti-islamizzazione: cosa può cambiare

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Matteo Salvini convoca i suoi nel fortino di via Bellerio, a Milano, per mettere in chiaro le cose dopo settimane di “liberi tutti” soprattutto nelle dichiarazioni pubbliche. Lo ha fatto, come sua abitudine, senza alzare i toni, così come tutti i presenti. Insomma nel Consiglio federale di ieri, durato tre ore, non c’è stata una resa dei conti («Gli unici che ci interessano e su cui stiamo lavorando, sono quelli pubblici...»), bensì un discorso franco sul futuro del movimento la cui unità e connotazione nazionale non sono in discussione. A partire dal ruolo di Vannacci. O meglio dell’associazione Il Mondo al Contrario con i suoi Team Vannacci che tanto malumore stanno portando tra i militanti e i vertici del Carroccio. Sul punto Salvini è stato chiaro: «Tutte le associazioni che affiancano e aiutano la Lega sono benvenute. A patto che siano associazioni culturali e non facciano politica». Un aut aut secco al generale- ieri assente giustificato perché impegnato a Bruxelles e alla sua organizzazione territoriale che non potrà sovrapporsi e tanto meno contrapporsi alla Lega. Le parole di Salvini hanno rasserenato soprattutto i critici del generale. Su tutti il governatore lombardo Attilio Fontana che ha assicurato di non avere nulla di personale contro Vannacci, ma che la Lega è e sarà una sola. La parentesi Vannacci si è chiusa con l’analisi delle elezioni in Toscana che perla Lega non sono andate affatto bene.

A finire sul banco degli imputati non è stato solo Vannacci (responsabile della campagna elettorale con il poco felice slogan “La Toscana svolta a destra”), ma l’intera squadra della Lega: «Il risultato deludente non è colpa della sfortuna o degli elettori - ha spiegato Salvini -. Tutti noi abbiamo sbagliato qualcosa. Sono in Lega da 35 anni, ho vinto tante volte e ho perso altrettante volte. Da una sconfitta devi trarre lezioni per la futura vittoria». E a proposito di futuro il leader del Carroccio ha rilanciato forte tanto in Veneto quanto in Puglia e Campania. Per quanto riguarda il Veneto Salvini è stato chiaro: la Lega punta non solo a tenere la presidenza con Stefani, ma ad essere il primo partito della coalizione. Un risultato che all’indomani delle europee sembrava fantapolitica, ma che con la discesa in campo del “Doge” Zaia come capolista in tutte le circoscrizioni, appare tutt’altro che irrealistico. Anche nelle due regioni del Sud Salvini punta a «risultati record», perché qui l’obiettivo è rimarcare il secondo posto della Lega all’interno della coalizione di centrodestra, rintuzzando il tentativo di sorpasso di Forza Italia. Salvini, dopo aver annunciato numeri record nelle iscrizioni e l’ingresso in Lega di alcuni amministratori locali, ha spiegato di voler sorpassare nei voti anche il Movimento Cinquestelle. Per questo la Lega farà una campagna pancia a terra. In tema regionali segnaliamo anche l’intervento di Massimiliano Romeo che ha ricevuto dal direttivo lombardo il mandato per rivendicare, nel 2028, la presidenza di Regione Lombardia.

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Salvini in Consiglio federale ha poi confermato la grande manifestazione nazionale del 14 febbraio, che si svolgerà a Milano. Una scelta significativa, soprattutto perché in quel periodo saranno in pieno svolgimento le Olimpiadi invernali. Il 14 febbraio, il pegno d’amore della Lega per San Valentino, sarà quello di rilanciare i temi dell’identità, della sicurezza e del contrasto all’islam radicale. E a questo proposito dovrebbero esserci sviluppi già nei prossimi giorni. Quel che è certo è che in Parlamento il Carroccio presenterà una proposta di legge che preveda una stretta sui ricongiungimenti familiari, l’introduzione del permesso di soggiorno a punti per espellere chi commette reati e una stretta sui centri islamici. Poi si è parlato di manovra, con il rinnovato appello alle banche a partecipare ai sacrifici degli italiani. In questo senso il Consiglio federale all’unanimità ha dato mandato a Matteo Salvini e ai due capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, di intervenire in fase di conversione della manovra, per valutare l’aumento del contributo delle banche da destinare a sanità, famiglie e imprese. Nella riunione non si è invece parlato dell’idea lanciata da Veneto e Lombardia di organizzare il Movimento sul modello della Cdu-Csu tedesca, ovvero un partito nazionale con un’appendice territoriale da schierare soprattutto al Nord. Salvini ha scartato l’ipotesi che «non ha nessun fondamento». Zaia ha detto che «in un Paese sempre più federale questa ipotesi andrebbe valutata, ma senza fretta».