Pugno di ferro dell'Unione europea sulla gestione dell'immigrazione. I ministri dell'Interno dell'Ue hanno trovato ieri a Bruxelles un accordo sulla posizione negoziale del Consiglio su un rilevante pacchetto di norme: il regolamento Ue sui rimpatri, quello sui Paesi di origine sicuri, la modifica del concetto di Paesi terzi sicuri e il cosiddetto 'solidarity pool', gli impegni che i Paesi Ue non di primo arrivo si assumono nei confronti di quelli considerati come sottoposti a pressione migratoria.
E se Matteo Piantedosi esulta definendolo "un nuovo approccio verso le Ong", queste ultime si indignano. Nel mirino la Germania, con cui - ha detto il titolare del Viminale - "abbiamo condiviso un nuovo approccio verso le Ong che abbiamo convenuto costituire spesso un fattore di pull factor per i flussi migratori irregolari. Si tratta di una visione non certo favorevole. Anche su questo l'Italia porta anche gli altri Paesi sulle proprie posizioni".
Ong italiana infiltrata da Hamas: l'ultimo scandalo
Hamas, prima di compiere la strage del 7 ottobre 2023, aveva infiltrato e controllato decine di ong attive nella strisci...Apriti cielo. Per Giorgia Linardi "il rilancio del ''pull factor' da parte di Piantedosi, spalleggiato dalla Germania, è l’anticipo di una nuova stagione di ostilità contro le Ong, bersaglio politico funzionale a una transizione verso uno stato tecnocratico di polizia. Accusare chi salva vite permette di normalizzare controlli più invasivi, tecnologie di sorveglianza e misure restrittive pensate per 'disciplinare' – leggasi 'ostacolare' - il soccorso civile. Il mito del pull factor serve a legittimare un sistema che privilegia deterrenza e repressione sui diritti, normalizzando la criminalizzazione della solidarietà". A fare eco alla portavoce di Sea Watch anche Mélissa Camara, eurodeputata del gruppo Verdi/ALE: "Questo accordo in seno al Consiglio dell'UE riflette purtroppo la direzione intrapresa dalle istituzioni e dagli Stati membri dell'UE negli ultimi mesi in materia di migrazione: una rinuncia ai nostri valori fondamentali e ai diritti umani, mentre prevalgono narrazioni populiste e razziste di destra e di estrema destra. I ministri hanno completamente ignorato gli avvertimenti e le preoccupazioni sollevati dall'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali e dalle ONG attive sul campo. Ci opponiamo all'esternalizzazione sconsiderata e miope delle responsabilità degli Stati membri a paesi terzi, dove il rispetto dei diritti umani non può essere garantito, e che renderà l'UE sempre più vulnerabile alla strumentalizzazione della migrazione da parte di tali paesi".




