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Afghanistan, la giornalista in lacrime imbarazza la Nato: "Che fine ha fatto la vostra grande intelligence? Ci state condannando"

Nonostante le promesse dei talebani, la vita delle donne in Afghanistan rischia seriamente di tornare a essere un incubo. Il tema è stato posto alla conferenza della Nato dalla giornalista afghana Sadid Lailuma, che ha inchiodato il segretario generale Jens Stoltenberg alle sue responsabilità. “Com’è possibile che sia accaduto tutto questo?”, ha domandato la corrispondente di Brussels Morning, che non è riuscita a trattenere la commozione durante il suo intervento.

Non pensa che la decisione presa da lei e dalla Nato sia sbagliata? - ha incalzato Lailuma - come reagisce a questo e quanto tempo ci vorrà per implementare e pianificare una politica estera praticabile? Perché guardando questa situazione come donna afgana, come normale cittadina afgana, si vede che è davvero dura e che ci sono migliaia di donne che non sanno cosa succederà in futuro. Com’è possibile che torneremo indietro di 20 anni? Con tutta la grande intelligence di Stati Uniti e Unione Europea non è stato possibile difendere l’Afghanistan da un gruppo di talebani?”.

Insomma, un atto di accusa molto duro, che non è finito qui: “Come donna vorrei chiedere, per favore, di non riconoscere l’Emirato talebano islamico senza alcuna condizione, come nell’accordo firmato tra i talebani e l’amministrazione di Donald Trump da cui è seguito tutto questo. La prego - ha concluso in lacrime la giornalista - non riconosca i talebani rimettendoci nella stessa situazione di prima”.

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