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Dramma nella tendopoli di Rosarno, carabiniere ferito uccide migrante. La procura: "Legittima difesa"

Dramma nella tendopoli di San Ferdinando, alle porte di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, dove sono accampate centinaia di persone impegnate nel settore agricolo nella piana di Gioia Tauro. Nella tarda mattinata di ieri, un migrante proveniente dal Mali, Sekine Triore, 26 anni, ha accoltellato un carabiniere che ha reagito sparando e uccidendolo. “E' stato accoltellato ma poi non so perché questo carabiniere abbia esploso questo colpo. In certi momenti è difficile stabilire una linea chiara. Questo ragazzo era abbastanza tranquillo però stamattina era fuori di sé. Il carabiniere è stato aggredito”. Lo ha detto ieri don Roberto Meduri, il sacerdote dei migranti della tendopoli. Del caso si occupano i carabinieri di Gioia Tauro, che hanno fatto sapere che il militare è in ospedale e non è in pericolo di vita. Sembra che il carabiniere sia intervenuto per cercare di sedare una lite fra due uomini del campo e uno di questi lo avrebbe aggredito. La procura sta ancora indagando, "Il carabiniere dovrà essere iscritto nel registro degli indagati - ha spiegato il Procuratore - ma il quadro che si delinea é di una legittima difesa da parte del militare".

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