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Funghi velenosi, l'esperta: "Occhio ai sintomi, dopo 6 ore dall'ingestione potrebbero essere mortali"

"Se i sintomi, che sono di solito nausea, mal di pancia, vomito e diarrea, compaiono precocemente bisogna comunque andare in ospedale portando al seguito i funghi o i residui di funghi che sono stati ingeriti perché poi vengono visti da un micologo. Ma andate in ospedale soprattutto se i sintomi compaiono dopo le sei ore dall'ingestione perché possono essere Amanita phalloides o, peggio ancora, Cortinarius orellanus. Questi due funghi che sono i più tossici sono capaci di distruggere rispettivamente il fegato e il rene. Il fegato comincia a soffrire quando i sintomi sembrano in via di risoluzione, dopo tre-quattro giorni dall'ingestione e porta all'insufficienza epatica e al coma. A questo punto l'unica chance è il trapianto di fegato". Lo ha spiegato la dottoressa Franca Davanzo del Centro Antiveleni dell'Ospedale Niguarda di Milano nell'ambito dell'appuntamento Funghi belli da vedere ma... organizzato dal ministero della Salute a Expo. Occhio agli sconosciuti - La dottoressa ha spiegato ai ragazzi perché è fondamentale conoscere bene i funghi per poterne apprezzare la bellezza ed evitare di mangiarne di pericolosi e velenosi. "L'accorgimento più importante quando si va a raccogliere funghi è aver paura di aver raccolto un fungo velenoso. E quindi bisogna farlo identificare sempre dagli esperti. Non azzardarsi a utilizzare e consumare funghi che sono stati raccolti senza prima farli visionare. Tutti gli anni abbiamo dei pazienti che vanno incontro a gravi intossicazioni proprio perché pensano di aver raccolto il fungo nello stesso luogo, aver consumato sempre quello e aver identificato quel fungo come commestibile ma di fatto mangiano funghi pericolosi".

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