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Rizzo a Bechis: "Vendola&Co. han sputtanato il comunismo"

Matteo Renzi era l'uomo dei figli di Enrico Berlinguer, i Massimo D'Alema, gli Achille Occhetto, i Piero Fassino. E' arrivato e li ha fatti fuori tutti. E' l'ironia della storia di questi 30 anni. E' un po' come il sindacato, la gloriosa Cgil che per 25 anni ha scelto la concertazione per avere delle prebende di rappresentanza, e può darsi che adesso gli diano un calcio in culo. Hanno fatto il loro compito e non servono più". Lo sostiene Marco Rizzo, segretario generale del partito comunista italiano, partecipando a L'Abitacolo, la web trasmissione di Libero. Rizzo spiega poi di essere contrario alla proposta di Beppe Grillo sul reddito di cittadinanza: "i comunisti chiedono il salario minimo garantito, non il reddito, che è solo assistenzialismo. Grillo paradossalmente è molto più funzionale a questa società, perchè convoglia su di sé delle forze che potrebbero essere realmente rivoluzionarie e non lo sono. Lui le depotenzia". Rizzo poi sostiene che i comunisti non hanno più nulla in comune con i vari Nichi Vendola e Laura Boldrini: "ci hanno un po' sputtanato il marchio. Vendola non è mai stato comunista, il fucsia non può essere il nostro colore. Una variante? Eh, di variante in variante siamo arrivati ai comunisti allo champagne come Fausto Bertinotti e i suoi eredi. Presidente della Camera comunista? Nilde Iotti, forse. La Boldrini magari sarà di sinistra, ma non comunista. E la sinistra ormai non serve più a nulla". Il segretario del partito comunista poi confida al conduttore di non avercela mai avuta con Silvio Berlusconi "che magari è anche simpatico", ma "con il modello di società che proponeva. Altri hanno costituito vere e proprie campagne di odio personale contro di lui, noi no". di Franco Bechis

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