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Piero Pelù fa il Beppe Grillo: "Renzi boy scout di Gelli"

Peccato non ci fosse, Beppe Grillo, tra il pubblico del concertone del 1 maggio in piazza San Giovanni a Roma. Perchè altrimenti, a Piero Pelù, avrebbe chiesto i diritti d'autore per la battuta sparata (leggendo) dal cantante fiorentino. Che nel corso della sua esibizione sul palco tra ovvietà sulla Nato, gli F-35, i soldi alla scuola e tanti altri slogan triti che piacciono tanto al pubblico di sinistra, ha infilato una battuta sul premier Matteo Renzi, suo concittadino, definendolo "il non eletto boy scout di Licio Gelli". Giù applausi. Poi, per essere sicuro di non essere scambiato per berlusconiano o comunque di destra, se l'è presa con l'ex ministro Carlo Giovanardi (che è come sparare sulla croce rossa): "Gli unici cannoni che ammetto, sono quelli che dovrebbe fumarsi Giovanardi".

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