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Mondiali, parla l'invasore italiano finto disabile: "L'ho fatto per Ciro e per le Favelas"

Il "Falco" colpisce ancora, ma questa volta durante la Coppa del Mondo. Lui è Mario Ferri e ieri è stato protagonista di un'invasione di campo, l'ennesima della sua carriera. Lo specialista delle invasioni, 25enne di Montesilvano, Pescara, con un passato recente da candidato al consiglio comunale per Fratelli d'Italia, ha fatto irruzione al 16' di Belgio-Stati Uniti all'Arena Fonte Nova di Salvador. Ferri, come documentano anche alcune foto, è entrato allo stadio con un biglietto riservato ad un disabile. "Era per una buona causa, per veicolare un messaggio e poi ho donato la sedia a rotelle", ha detto in un'intervista telefonica a La Repubblica. Ha attraversato tutto il campo di Salvador, il tutto nello stupore generale del pubblico che non stava capendo chi fosse quel ragazzo con la solita maglia di Superman con scritto sopra “Ciro vive” in memoria del tifoso napoletano vittima degli scontri nel pre partita della finale di Coppa Italia. "Volevo far vedere una maglia su cui c'era una scritta Save Favelas Children e Ciro Vive, dedicata al popolo brasiliano che soffre ed alla prematura scomparsa di un ragazzo innocente".

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