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Gorizia, chiuso un centro massaggi: all'interno sesso a pagamento

Chiude il centro massaggi Hong Kong di Gorizia: sulla porta campeggia l'avviso di chiusura per sequestro preventivo ordinato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Gorizia. La ragione? All'interno non si praticavano massaggi, ma prostituzione, con orario continuato dalle 10 alle 23, ogni giorno della settimana. La squadra mobile della questura ed il nucleo di Polizia tributaria del comando provinciale della Guardia di Finanza hanno a lungo osservato e documentato l'intensa attività delle giovani “massaggiatrici” cinesi, spesso aiutate anche dalla titolare dell'esercizio. Le massaggiatrici erano dedite a soddisfare le richieste dei clienti - solo maschi - con prestazioni sessuali erogate a buon prezzo e con notevoli introiti. Stando alle indagini, il giro d'affari ammonta a 110.000 euro, corrispondenti alla pretesa quota parte del ricavato dei titolari, favoreggiatori e sfruttatori della condotta prostitutiva. Sulla base di queste motivazioni, si è proceduto anche all'arresto di Luo Shuiying, nata a Fujian nel 1979, titolare dell'esercizio commerciale da febbraio ad ottobre del 2016, quando è stato eseguito il primo sequestro preventivo dello stesso centro massaggi, sempre ad opera della Squadra mobile e del nucleo di Polizia tributaria. In manette anche il convivente Wu Shuizeng, nato a Fujian nel 1959, formalmente dipendente del centro ma di fatto gestore al pari della compagna nel primo periodo d'indagine, febbraio – ottobre 2016, e gestore unico da ottobre 2016 ad oggi.

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