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Vladimir Putin e gli aiuti all'Italia, il generale Nato: "Influenza maligna dei militari", scenario da Terza guerra mondiale

"L'influenza maligna" dei militari russi inviati da Vladimir Putin in Italia preoccupa, e non poco, la Nato. Dietro la solidarietà di Mosca, che ha inviato esperti e materiale sanitario in Lombardia per arginare l'epidemia di coronavirus, ci sarebbe molto altro, a cominciare da membri dei servizi di intelligence del Cremlino nel nostro Paese, in uno scenario inquietante da "Terza guerra mondiale".

Il Comandante Supremo dell'Alleanza Atlantica in Europa, il generale americano Tod Wolters, ha ammesso di essere "molto, molto focalizzato su quelle transazioni". La Nato "resta molto, molto vigile" rispetto a quei movimenti di uomini e informazioni riservate e "continua a monitorarle al massimo grado". Le mosse della Russia (e quelle della Cina) si inseriscono in un contesto caotico, in cui le potenze internazionali cercano di piegare a proprio favore, economicamente, politicamente e strategicamente, l'emergenza che ha messo in ginocchio l'Europa, e l'Italia per primi.  

"La Russia ha provato a inserirsi nell'informazione riguardante le forniture di aiuti medici da un Paese Nato all'altro e ha cercato di sminuirle: e questo in se stesso è una forma di disinformazione", è entrato poi nel merito Wolters, ricordando le polemiche tra Mosca e La Stampa. Dietro questa cortina di fumo, dunque, non ci sarebbe solo la trasparenza delle informazioni: in gioco c'è l'autonomia di uno Stato.

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