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Roma, la protesta delle partite Iva: "Chiediamo solo dignità, fateci lavorare"

Hanno riempito Piazza del Popolo a Roma per dire che loro non ce la fanno più. Sono partiti con i pullman dalla Sicilia, dalla Puglia, dal Piemonte e dall’Emilia per manifestare tutto il loro disagio. Sono i professionisti riuniti nell’associazione “Partite Iva Insieme per Cambiare”, un gruppo apartititico che si è riunito spontaneamente un anno fa su Facebook e, in tempo di pandemia, ha aumentato i propri iscritti (finora oltre 450mila). Erano in piazza con i cartelli “Se lavorare non è più un diritto allora pagare le tasse non è più un dovere”, “Anno fiscale bianco”, “facile per chi ha lo stipendio, per noi no” e con i manifesti funebri per certificare la fine di intere categorie già dimenticate dallo Stato, con il Covid ancora di più.

"Vogliamo spingere l’azione di governo", spiega il coordinatore nazionale dell'associazione, Angelo Di Stefano, "li vediamo un po’ tentennanti ma mentre loro rinviano ci sono famiglie da sfamare. Esattamente un anno fa siamo stati chiusi, anche chi è rimasto aperto ha subito diverse perdite. Non ne possiamo più, ci hanno dato briciole, vediamo provvedimenti continuamente slittati". L’associazione, tra le varie proposte, chiede maggiori indennizzi alle attività colpite, liquidità immediata alle imprese, riduzione del carico fiscale al 30-35%. "Siamo l’unica parte produttiva di questo Paese che sta subendo la crisi - prosegue il coordinatore - chiediamo solo dignità e di poter lavorare".

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