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Israele, "spari ovunque: perché sono vivo", parla il sopravvissuto al rave

Michael Silberberg è uno dei sopravvissuti al Nova Music Festival, il rave organizzato nel kibbutz di Re'im nel quale i miliziani di Hamas hanno ucciso oltre 260 persone. Il 50enne tedesco ha raccontato ciò che lui e i suoi due amici hanno vissuto durante gli attimi dell'incursione, avvenuta il 7 ottobre scorso. Silberberg assieme a Osher Biton, 29 anni, veterano dell'esercito israeliano, e Oren Levi, 55 anni, hanno capito subito che si trattava di un grosso attacco e sono scappati in auto. Dopo essersi allontanati per qualche chilometro, si sono nascosti in un bunker vicino a una stazione degli autobus. "Abbiamo sentito le moto  arrivare e sparare con i kalashnikov. Eravamo nel bunker, non abbiamo visto niente, solo sentito. Abbiamo pensato che Osher fosse fuori a fare pipì e che fosse morto. Ma hanno sparato a una donna araba non a lui, lei gli ha salvato la vita", ha raccontato l'uomo sopravvissuto. "Cinque moto con dieci terroristi hanno circondato la stazione per circa cinque, sette minuti, sparando alle auto in fuga che lasciavano il festival e prendendo posizione. L'unica cosa che non hanno fatto è entrare nel bunker per controllare se ci fosse qualcuno. Eravamo spaventati a morte", ha aggiunto. Silberberg, in seguito, ha spiegato di essere risalito in macchina e di essersi diretto a nord verso Tel Aviv, quando ha visto altri militanti sulla strada che sparavano alle persone in fuga. Il 50enne ha premuto l'acceleratore e ha sbattuto la sua Mazda contro due militanti a cavallo di una moto.

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