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Gianni Morandi le immagini dall'ospedale per le ustioni: le sue condizione dopo dieci giorni

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Gianni Morandi ha scelto di mostrarsi con il camice per degenti, le mani ancora fasciate, la mascherina e gli occhi sorridenti. Poi, rivolgendosi agli oltre tre milioni di follower che, tutti i giorni commentano i suoi post e immagini, diventate ormai quasi familiari, ha detto: "Sì, sono stato veramente fortunato". A dieci giorni dall'incidente che lo ha costretto a un ricovero al Centro grandi ustionati dell'ospedale Maurizio Bufalini di Cesena, il cantante è tornato sulla sua pagina Facebook e su Instagram con un video, girato dalla moglie Anna Dan, mentre percorre le corsie del reparto della struttura romagnola che lo ha accolto, con il sottofondo di 'Ragazzo fortunato' di Jovanotti.

Nella breve clip, che dura meno di 30 secondi, si vede il cantante camminare nel corridoio ospedaliero e parlare con gli operatori sanitari, che lui ha definito straordinari. "Oggi è il primo giorno di primavera e il decimo di degenza in ospedale - scrive l'artista -. Sono ricoverato in un centro d'eccellenza della nostra regione. La prima cosa che voglio fare è ringraziare tutta la straordinaria squadra che mi assiste quotidianamente, guidata dal primario Davide Melandri. Con grande professionalità tutti mi stanno aiutando a superare questo momento così delicato e difficile".

Morandi, 76 anni compiuti lo scorso dicembre, si era ustionato inciampando su un fuoco accesso per bruciare delle sterpaglie, mentre faceva dei lavori nei suoi terreni in campagna a San Lazzaro di Savena (Bologna). Poco prima dell'incidente aveva pubblicato una foto sul suo profilo Facebook in cui si mostrava sorridente, e con i guanti da lavoro, facendo autoironia sulla grandezza delle sue mani: "Finalmente ho trovato i guanti della mia misura". Come ricostruito, il cantante, cadendo sulle fiamme, si era riparato il corpo dal fuoco con le mani, che hanno riportato, infatti, le lesioni più serie. Dopo aver chiamato i soccorsi, Morandi era stato trasportato all'ospedale Maggiore di Bologna e dopo alcune valutazioni dei sanitari trasferito nella struttura romagnola, dove non è mai stato in pericolo di vita. 

 

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