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Bankitalia, rottura "definitiva" tra Mattarella e Renzi. Quirinale furioso: "Eversione"

Su Ignazio Visco e Bankitalia il Pd, per mano di Matteo Renzi, sta giocando allo sfascio. È questa la presa di posizione del presidente Sergio Mattarella, che le indiscrezioni di Repubblica nelle ore della clamorosa mozione-siluro democratica contro il governatore della Banca d'Italia è descritto come "fuori dalla grazia di Dio". Addirittura, secondo il quotidiano faro del centrosinistra italiano, martedì al Quirinale la parola che più risuonava nelle stanze del potere italiano è stata "eversione". Un'accusa gravissima, tutta sulle spalle di Renzi. Il segretario Pd, infatti, con chiaro intento elettorale ha deciso di accelerare sul tema-banche scaricare tutte le colpe su Visco. Peccato che Mattarella, assai preoccupato dalla congiuntura internazionale (la Bce ha intenzione di varare un nuovo regolamento sui crediti deteriorati che potrebbe mandare gambe all'aria gli istituti italiani) tutto intendeva fare tranne che mettere in dubbio la poltrona del governatore, il cui mandato scade tra appena due settimane. Il governo è preso in mezzo, perché il premier Paolo Gentiloni da un lato risponde al partito di maggioranza, il Pd, dall'altro però è assai vicino alle posizioni e alle preoccupazioni del Colle (e a quelle dello stesso Visco...). Da qui la difficile mediazione che ha portato alla mozione dem alternativa a quella, ancora più brutale, del Movimento 5 Stelle e che Renzi ha ironicamente definito "soft". Non c'è spazio per l'ironia, però, in queste ore, perché si sta registrando uno scontro istituzionale senza precedenti che lascerà strascichi pesantissimi anche nella prossima legislatura. Lo strappo tra Mattarella e il segretario Pd, infatti, è definito da Repubblica addirittura "definitivo". Renzi peraltro non molla e mercoledì pomeriggio, qualche ora dopo la baruffa, ha ribadito: "Noi non facciamo polemiche, ciascuno si assume le sue responsabilità. Ma se si dice che non è accaduto niente nelle banche non è accettabile. C'è bisogno di scrivere una pagina nuova". "Io penso che noi del Pd non abbiamo niente da nascondere, siamo intervenuti per rimediare ai disastri degli altri". Visco dal canto suo si è detto disponibile a raccontare tutto, con tanto di documenti in mano, alla neo-nata commissione sulle banche presieduta da Pierferdinando Casini. E lì potrebbe tornare d'attualità lo scandalo di Banca Etruria, che è già costato di fatto il posto di premier a Renzi.

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