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Ponte Morandi, il procuratore Cozzi: "Il pilone vicino alle palazzine peggio di quello crollato"

Quella del ponte Morandi poteva essere una strage ancora peggiore. Di fatto la conferma arriva dal procuratore di Genova Francesco Cozzi, che giovedì mattina smentisce la notizia filtrata di 10/12 imminenti avvisi di garanzia e mette in guardia sullo stato di salute del pilone 10, quella sopravvissuta al crollo del 14 agosto. In una settimana scarsa di indagine sul luogo del disastro e di perizie, la Procura ha chiarito come si sia di fronte a un "degrado dei materiali di grado 4 su una scala 5, superiore di quello del pilone crollato". Un disastro, perché si tratta della parte del viadotto che sormonta le palazzine già evacuate. "Degrado sottostimato? Stiamo valutando", ammette Cozzi, secondo cui che le condizioni del pilone 10 del viadotto Polcevera sulla A10 fossero peggiori di quello crollato "è un elemento importante. Se sia stato sottovalutato è quello che stiamo cercando di verificare".  Leggi anche: "Il pilone 10 in avanzato stato di corrosione" D'altronde, come riporta La Stampa, ci sarebbe un documento ignorato, contenuto nel famoso dossier dell'autunno 2017, in cui si metteva a conoscenza dei rischi imminenti: "Il ponte può crollare sulle case", visto il degrado della pila 10, sebbene nei documenti forniti ai vari periti da Autostrade per l'Italia non ci fosse alcun elemento che facesse temere per la sicurezza dell'infrastruttura. La domanda, quella a cui dovrà rispondere la Procura, è sempre quella: la società sapeva e ha sottovalutato il rischio o, peggio, ha taciuto sperando di arrivare indenni ai lavori previsti per l'ottobre 2018?

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