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Giuseppe Conte, "missione migranti". A caccia di voti per Luigi Di Maio: "O fate così o crolla l'Europa"

La "missione europea" di Giuseppe Conte? Trovare voti per il Movimento 5 Stelle. Il premier, sempre più sfacciatamente pendente verso il lato grillino del governo, lunedì ha incontrato il Commissario Ue alla Migrazione Dimitris Avramopoulos insieme al ministro degli Interni Matteo Salvini ed entrambi hanno chiesto a Bruxelles "reciprocità" sul tema. "Io gli ho messo in mano un elenco di 670 persone già ricollocabili dall'Italia da oggi pomeriggio - spiega Salvini a proposito di Avramopoulos -. Il 2019 finora è il primo anno e unico dove ci sono state più espulsioni che arrivi". Lleggi anche: Conte straccia tutti. Sondaggio Ipsos, di quanto stacca Salvini e Di Maio Al leghista fa eco Conte: "Ad Avramopoulos ho tenuto a rappresentare il rischio che l'Europa possa franare e crollare, quindi se si continua a tergiversare senza una via condivisa rischiamo di far cadere l'edificio europeo". Parole insolitamente pesanti per chi, come Conte, ha sempre fatto della mediazione la sua cifra politica sia sulla manovra in deficit e la potenziale procedura d'infrazione sia sul caso dei migranti bloccati nelle acque di Malta a bordo della Sea Watch, una dozzina dei quali è stata poi accolta dall'Italia. Il sospetto, anzi si potrebbe dire la certezza è che sia iniziata definitivamente la volata per le elezioni di maggio e che i toni concilianti con Strasburgo e Bruxelles siano agli sgoccioli. E i 5 Stelle, alla ricerca di una identità, potrebbero usare Conte per fare quello che finora è riuscito meglio: scimmiottare Salvini sul suo terreno preferito.

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