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Caso nel Pd, il dirigente renziano: "Giusto intitolare la via al fascista Pino Rauti. Atto di pacificazione"

Mariano Paolozzi
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Ci cascano ancora: "Pino Rauti non ha ucciso o fatto del male a nessuno. Era un fascista in gioventù come Almirante, Montanelli, Fo, Bocca. Ha sostenuto una dittatura squallida e assassina non meno di Pajetta, Ingrao, Togliatti o Nilde Iotti, che sostennero le invasioni e le violenze di Stalin" è un'affermazione condivisibile o meno, ma il problema è che a dirlo è Angelo Argento, dirigente nazionale del Pd, renziano e esponente del Partito Democratico in Sicilia. Un'altra grana per Matteo Renzi: in queste ore i democrat sono alle prese con un altro caso legato all'intitolazione di una strada a Pino Rauti a Cardinale in provincia di Catanzaro. All'ex segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano la giunta di destra ha intitolato una via e non c'è niente di strano, ma il voto favorevole di Umberto Marra, assessore del Pd, sta facendo discutere e forse costringerà i vertici del partito a prendere seri provvedimenti.  Le dichiarazioni di Argento arrivano quindi in una situazione già delicata. Il post facebook, poi cancellato, ci ha messo poco a diventare virale e raccogliere critiche violente da mezzo mondo della sinistra. "Intitolargli una strada lo trovo, dopo quasi un secolo, un atto di pacificazione e riconciliazione nazionale alto e nobile. Polemizzare oggi è solo sterile affermazione a difesa del nulla, un'azione stupida e ingiustificata, pari per imbecillità a quella di intitolare una giornata alle vittime borboniche del sud anti unità d'Italia" continua ancora l'esponente Dem di Enna, che probabilmente non si aspettava una reazione così forte. 

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