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Imu-Bankitalia, "ghigliottina" della Boldrini: furia del M5S

Laura Boldrini e Beppe Grillo

Andrea Tempestini
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Grillini ghigliottinati. Al termine di una nuova e convulsa giornata parlamentare, per la prima volta nella storia della Repubblica, la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha messo la "tagliola" sui tempi dell'esame del decreto Imu-Bankitalia. "Mi vedo costretta a farlo", ha detto lady Montecitorio dopo che la pattuglia pentastellata non ha accetato di mettere fine all'ostruzionismo. Se il decreto non fosse stato convertito in legge entro la mezzanotte - e questo era l'obiettivo del M5S -, come effetto collaterle, gli italiani si sarebbero trovati a dover pagare la seconda rata Imu.  Rissa alla Camera: guarda il video su LiberoTv   Immediata la reazione dei pentastellati. I deputati si sono messi un bavaglio bianco sulla bocca e hanno occupato Montecitorio. Ma tant'è. A poche ore dal possibile "crac", ecco la storica decisione della Boldrini che scongiura la nuova stangata e tronca la battaglia dei grillini, che da settimane contestano aspramente il decreto Imu-Bankitalia, una contestazione culminata ieri, martedì 28 gennaio, negli insulti di Giorgio Sorial ("boia") al Capo dello Stato. Il M5S, nell'ultima giornata, ha presentato decine di ordini del giorno, puntualmente bocciati. Quindi sono iniziate le dichiarazioni di voto finali sul provvedimento, che scadeva a mezzanotte. Peccato però che si fossero iscritti a parlare 170 deputati, un altro escamotage per rallentare l'approvazione del decerto.  Le norme contestate - Nel dettaglio, i grillini sono contrari alla parte del decreto che riguarda le nuove norme sui possibili detentori di partecipazioni Banca d'Italia, individuati fondamentalmente in banche e assicurazioni. Per il M5S un "regalo" a questi soggetti. In questo contesto prendeva piede l'ipotesi della "tagliola", o "ghigliottina", cui la Boldrini aveva annunciato di voler ricorrere. Per evitare che il pagamento Imu tornasse in auge, i grillini avevano poi chiesto di approvare subito una proposta di legge in commissione in sede deliberante per evitare il pagamento della gabella sulla prima casa, oppure per stralciare le norme su Bankitalia dal testo in esame a Montecitorio. Ghigliottinati - Terminati gli ordini del giorno, intorno alle 17.30, come detto erano iniziate le dichiarazioni di voto: anche Lega, Sel e Fratelli d'Italia si erano iscritti in massa per parlare. Così la Boldrini ha sospeso la seduta e convocato la capigruppo, dove poi ha annunciato la "ghigliottina" per evitare il decadimento del decreto. Tecnicamente, la ghigliottina serve a mettere ai voti un decreto in scadenza. Se tutti e i 173 deputati avessero parlato, con dieci minuti a disposizione, la discussione si sarebbe protratta fino a 29 ore, andando ben oltre la mezzanotte.

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