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New York, insegnante accusata di aver fatto sesso con un sedicenne

Luca Di Martino
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Una giovane insegnante di Staten Island (New York), Megan Mahoney, è indagata per aver avuto relazioni sessuali per circa un anno con un allievo sedicenne. L'insegnante di ginnastica, 25 anni, ora deve dimostrare il contrario, con un istituto cattolico che l'accusa di pedofilia e l'allenatore di basket della scuola, l'unico che sapeva, accusato di omertà. "Potrebbe non essere l'unico" - La polizia di New York si è messa a investigare sui movimenti dell'insegnante dal gennaio scorso, quando ha ricevuto chiamate sospette da parte di alcuni compagni della vittima. Il ragazzo però, rimasto nell'anonimato, non si è mai considerato una vittima di abusi sessuali. "Dopo scuola salivo nella sua macchina e giravamo per Staten Island. Lo facevamo in macchina. Era bello, non abbiamo mai pensato alla natura illegale del rapporto", ha rivelato il ragazzo al New York Post. "Abbiamo avuto diversi rapporti nella sua macchina, da quando nell'autunno scorso si avvicinò verso di me in palestra e avanzò le prime proposte". Le asciutte affermazioni del ragazzo tuttavia non coincidono con la ricostruzione fatta dalla giovane assistente che, interrogata dalla polizia, ha smentito tutto su ogni particolare. Due voci sostenute da un terzo soggetto, il coach di basket. Non rimanendo altro da tenere segreto, ha confessato tutti i peccati dell'insegnante, e cioè che potrebbe aver intrattuto rapporti sessuali anche con un altro ragazzo, dello stesso istituto, nel 2012. Intanto, con le indagini che proseguono, la famiglia è sconvolta perché: "Sì, abbiamo visto varie volte la ragazza portare a casa nostro figlio, ma mai dubitammo di lei: sembrava una studentessa" hanno detto al Post. E perché per 3 anni hanno versato 8 mila dollari di tasse, con la convinzione di mandare il figlio in una scuola di predicatori.

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