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Finocchiaro, allora è un vizio: la scorta al supermercato le porta le borse

Le fotografie dello scandalo pubblicate da Chi

L'Espresso rivela: gli agenti usati dalla senatrice Pd per pesare patate e banane. E se qualcuno scattava una foto, si arrabbiavano. Lei: "Tutto falso, ho fatto tutto da sola"

Giulio Bucchi
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La scorta scambiata per camerieri e portaborse. Anzi, porta-sacchetti della spesa. Un vizietto duro a morire, quello di Anna Finocchiaro. La senatrice del Pd è stata beccata a Roma, giovedì sera, accompagnata al supermercato Sma in piazza Pio XI, zona Aurelia, non lontano dalla sua abitazione. Lo riporta il sito de L'Espresso, ricordando la veccha polemica sulle guardie del corpo che avevano accompagnato l'ex ministro per le Pari opportunità all'Ikea, spingendole il carrello. Matteo Renzi l'aveva sfottuta, per questo, auspicando che la scelta per il Quirinale non cadesse su di lei. E la Finocchiaro s'era offesa a morte: "Miserabile", definì quell'accusa. Eppure poco o nulla ha fatto per allontanarsi da quelle abitudini. Anzi: i testimoni riferiscono di agenti della scorta che nel supermercato romano le portano le borse di carta e le sacchetti di plastica con frutta e verdura, intorno alle 19 di giovedì "Graziosi - scrive Lia Quilici su L'Espresso -, nell'aiutarla a scegliere e pesare delle banane. Ma prontissimi, pur sotto l'occhio delle telecamere del supermercato, a intercettare chiunque estraesse un telefonino per tentare di scattare delle foto, domandando con fare inquisitorio che sta facendo, lei?". Insomma, a differenza del precedente all'Ikea, per ora niente foto. Resta solo la brutta figura per la senatrice, che oltre alla consuetidine di utilizzare la scorta per fini extra-sicurezza pare anche avere quella ad autosabotarsi. Coi venti anti-Casta di questo periodo, presentarsi all'assemblea Pd con queste credenziali non è proprio il massimo. Se la Finocchiaro fosse salita al Quirinale,  cosa avrebbe fatto fare ai Corazzieri? Votate il sondaggio di Liberoquotidiano.it     Smentita, conferma e querela - "Tralascio i commenti che la giornalista aggiunge sul mio conto - replica in una lettera a L'Espresso la stessa Finocchiaro -. Io voglio solo dire che la notizia non è vera. Come ho già avuto modo di affermare è il Ministero degli Interni che mi ha obbligato ad essere accompagnata dalla scorta. Ma nessuno giovedì sera mi ha aiutato a fare la spesa al supermercato dove, come è ovvio, sono stata solo accompagnata dagli agenti che hanno l'obbligo di farlo quando esco di casa. La spesa me la sono fatta da sola e da sola mi sono scelta le banane e da sola mi sono caricata le buste in macchina. E nessun ha impedito a nessuno di scattare fotografie". Stringata risposta della redazione: "L'Espresso conferma i fatti ed è in grado di produrre i testimoni". Spiegazione che non ha affatto convinto la senatrice Pd, che ha deciso di querelare il settimanale diretto da Bruno Manfellotto.    

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